Contabile finta, clienti nei guai
Contabile finta, |
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(26 mar) Vatti a fidare della commercialista. Avrebbe dovuto provvedere a pagare le imposte, a presentare le dichiarazioni dei redditi, a dare i consigli giusti per far quadrare i conti. Ma vatti a fidare. Quella commercialista, in realtà, ha reso, nel tempo, tutti i propri clienti degli evasori totali. |
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Vatti a fidare della commercialista. Avrebbe dovuto provvedere a pagare le imposte, a presentare le dichiarazioni dei redditi, a dare i consigli giusti per far quadrare i conti. Ma vatti a fidare. Quella commercialista, in realtà, ha reso, nel tempo, tutti i propri clienti degli evasori totali. E, beffa nella beffa, senza neppure essere commercialista in quanto mai iscritta all’Albo dei dottori e ragionieri commercialisti e neppure mai autorizzata alla trasmissione telematica delle dichiarazioni dei redditi come invece lei, per pavoneggiarsi ancora di più e per cercare di acquisire ulteriore credito tra i clienti, andava in giro a dire di essere. Qualche cliente ha cominciato a sospettare che non tutte le operazioni che lo riguardavano erano chiare. Quando poi sono arrivati i primi solleciti di pagamento da parte dei competenti Uffici finanziari per imposte e contributi previdenziali non versati, il sospetto s’è trasformato in quasi certezza. Quando infine qualcuno s’è visto piombare in azienda la Guardia di finanza e ha scoperto suo malgrado d’essere finito nell’elenco degli evasori totali, sconosciuti pertanto al Fisco, nonostante avesse sempre creduto d’aver pagato le tasse attraverso la fidata consulente fiscale, i pochi dubbi rimasti sono svaniti del tutto. Così, la presunta commercialista, G,C., 48 anni, origini umbre, domiciliata a Cossato, ha ricevuto a sua volta la visita delle Fiamme gialle. E’ così emerso che aveva esercitato in modo abusivo, prima a Valle Mosso e poi a Cossato, l’attività di commercialista e che, a sua volta, era sconosciuta al Fisco. Un’attività per la quale è stata denunciata per i reati di truffa aggravata, esercizio abusivo della professione e appropriazione indebita. 26 marzo 2009 |