«Con la Tarip crescono gli abbandoni»

BIELLA - E’ una battaglia senza tregua quella che Fratelli d’Italia sta conducendo a Palazzo Oropa in merito alla gestione della raccolta rifiuti. L’ultima puntata si arricchisce di una nuova interrogazione presentata dal capogruppo Andrea Delmastro che, dati alla mano, pone un interrogativo. «Dall’introduzione della Tarip il conferimento in discarica è calato di 180mila chilogrammi - sottolinea - e questo non è ascrivibile alla crisi. Visto che la quantità di rifiuti differenziati è rimasta praticamente identica mi chiedo se questo enorme volume di rifiuti non sia stato abbandonato».
«Il confronto dei dati messi a disposizione dal Comune di Biella - spiega ancora Delmastro - sono a dir poco allarmanti. La loro analisi porta alla preoccupante conclusione che all’appello, nei soli primi cinque mesi dell’anno, mancano oltre 180mila chilogrammi di rifiuti. E questo è un dato certamente arrotondato per difetto. Analizziamo i dati relativi ai rifiuti “domestici” comparando quelli dei primi cinque mesi del 2015 con quelli rilevati nello stesso periodo del 2016 e, segnatamente, i dati relativi a: carta, cartone, plastica, vetro, organico ed Rsu premettendo che i rifiuti delle altre tipologie hanno rilevato variazioni poco significative ed in ogni caso, per la loro natura, scarsamente influenti sui valori che qui interessano. Sola eccezione per i cosiddetti “ingombranti” di cui si dirà più avanti». Complessivamente nei primi cinque mesi del 2015 sono stati raccolti rifiuti delle tipologie considerate per un una quantità complessiva di 6.669.990 chilogrammi, mentre nello stesso periodo dell’anno in corso la quantità è scesa a complessivi 6.348.520 chilogrammi registrando così una riduzione di 321.470 chilogrammi. «Nel dettaglio i rifiuti solidi urbani hanno avuto una riduzione di 937.150 chilogrammi - dice Delmastro - che però solo in parte hanno accresciuto le altre tipologie di rifiuti “domestici”. In altre parole a fronte di una riduzione dei rifiuti solidi urbani di ben 937.150 chili gli altri rifiuti domestici hanno avuto un incremento di soli 615.680 chilogrammi. Di ben 321.470 chili di rifiuti parrebbe quindi essersi persa ogni traccia. Vogliamo però dare la lettura più favorevole in assoluto del dato e pertanto consideriamo che di questi chilogrammi mancanti 132.489 costituiscano l’aumento registrato, nel periodo in esame, dai cosiddetti rifiuti ingombranti; anche se sappiamo che per la loro natura sono soggetti a variazioni consistenti e che comunque ben difficilmente potevano in precedenza essere conferiti nei raccoglitori tradizionali e pertanto incidere sui relativi valori». Insomma, da Fratelli d’Italia arriva l’ennesima bocciatura per la raccolta puntuale. Ora toccherà al Comune, in aula, replicare all’interrogazione.
Enzo Panelli
BIELLA - E’ una battaglia senza tregua quella che Fratelli d’Italia sta conducendo a Palazzo Oropa in merito alla gestione della raccolta rifiuti. L’ultima puntata si arricchisce di una nuova interrogazione presentata dal capogruppo Andrea Delmastro che, dati alla mano, pone un interrogativo. «Dall’introduzione della Tarip il conferimento in discarica è calato di 180mila chilogrammi - sottolinea - e questo non è ascrivibile alla crisi. Visto che la quantità di rifiuti differenziati è rimasta praticamente identica mi chiedo se questo enorme volume di rifiuti non sia stato abbandonato».
«Il confronto dei dati messi a disposizione dal Comune di Biella - spiega ancora Delmastro - sono a dir poco allarmanti. La loro analisi porta alla preoccupante conclusione che all’appello, nei soli primi cinque mesi dell’anno, mancano oltre 180mila chilogrammi di rifiuti. E questo è un dato certamente arrotondato per difetto. Analizziamo i dati relativi ai rifiuti “domestici” comparando quelli dei primi cinque mesi del 2015 con quelli rilevati nello stesso periodo del 2016 e, segnatamente, i dati relativi a: carta, cartone, plastica, vetro, organico ed Rsu premettendo che i rifiuti delle altre tipologie hanno rilevato variazioni poco significative ed in ogni caso, per la loro natura, scarsamente influenti sui valori che qui interessano. Sola eccezione per i cosiddetti “ingombranti” di cui si dirà più avanti». Complessivamente nei primi cinque mesi del 2015 sono stati raccolti rifiuti delle tipologie considerate per un una quantità complessiva di 6.669.990 chilogrammi, mentre nello stesso periodo dell’anno in corso la quantità è scesa a complessivi 6.348.520 chilogrammi registrando così una riduzione di 321.470 chilogrammi. «Nel dettaglio i rifiuti solidi urbani hanno avuto una riduzione di 937.150 chilogrammi - dice Delmastro - che però solo in parte hanno accresciuto le altre tipologie di rifiuti “domestici”. In altre parole a fronte di una riduzione dei rifiuti solidi urbani di ben 937.150 chili gli altri rifiuti domestici hanno avuto un incremento di soli 615.680 chilogrammi. Di ben 321.470 chili di rifiuti parrebbe quindi essersi persa ogni traccia. Vogliamo però dare la lettura più favorevole in assoluto del dato e pertanto consideriamo che di questi chilogrammi mancanti 132.489 costituiscano l’aumento registrato, nel periodo in esame, dai cosiddetti rifiuti ingombranti; anche se sappiamo che per la loro natura sono soggetti a variazioni consistenti e che comunque ben difficilmente potevano in precedenza essere conferiti nei raccoglitori tradizionali e pertanto incidere sui relativi valori». Insomma, da Fratelli d’Italia arriva l’ennesima bocciatura per la raccolta puntuale. Ora toccherà al Comune, in aula, replicare all’interrogazione.
Enzo Panelli