Comuni e ambientalisti: ricorso unico anti-diga

Comuni e ambientalisti: ricorso unico anti-diga
Pubblicato:
Aggiornato:

Il territorio biellese torna a mobilitarsi contro il progetto di nuova diga in Alta Valsessera. Ma questa volta non lo fa dalla piazza, né tramite assemblee pubbliche. A prendere ufficialmente posizione, ora, è una cordata di voci locali (un’alleanza di Comuni e associazioni ambientaliste), la quale ha presentato  in questi giorni ha presentato un ricorso al Tribunale Superiore delle Acque contro il progetto. Protagonisti sono Legambiente, il comitato Custodiamo la Valsessera e un nutrito gruppo di associazioni e di Comuni, i quali hanno deciso di presentare un ricorso unico contro il decreto di compatibilità ambientale emesso dal Ministero a favore del progetto proposto dal Consorzio della Baraggia. «La sinergia tra associazioni ed enti locali dimostra la trasversalità e validità degli argomenti con cui ci opponiamo ad un progetto devastante, inutile e costoso» ,ichiarano Fabio Dovana e Alfiero Staffolani, rispettivamente presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta e presidente del circolo Legambiente Tavo Burat di Biella. Legambiente ricorda in particolare che« l’ingrandimento dell’invaso in Valsessera andrebbe a scontrarsi con i principali vincoli di tutela dettati dal Piano Paesaggistico Regionale e dal Piano Forestale, oltre a non essere contemplato né nel Piano irriguo nazionale né in quello regionale».

Interrogazione.   Intanto, a prendere posizione sul tema è anche la Provincia che, sulla linea di quanto stabilito nel corso del recente consiglio che aveva approvato una mozione  sul tema, interroga la Regione in merito al progetto. Autore del documento inoltrato a Palazzo Lascaris è lo stesso presidente provinciale, Emanuele Ramella Pralungo, il quale proprio in questi giorni ha interrogato il governo regionale «per sapere quali azioni siano già state intraprese e quali provvedimenti intenda adottare per dimostrare al Ministero ed al Governo la contrarietà del territorio biellese avverso la realizzazione della diga». Contrarietà che il Presidente Ramella Pralungo ha già palesato, oltre che in consiglio provinciale, agli organi preposti della Regione Piemonte, ai quali ha anche chiesto di «approfondire le possibili modalità di applicazione e specificazione a livello locale di quanto disposto dal Piano paesistico regionale in materia di Sic e protezione della risorsa idrica».

Seguici sui nostri canali