Come funzioneranno le Case della salute di Biella e Cossato

BIELLA - In relazione alle case della salute, si è svolto giovedì in Regione un incontro operativo con gli addetti ai lavori per esaminare più da vicino le attività che dovranno essere realizzate. Così come già anticipato a Biella sono previste due realtà strutturali, una per ciascun distretto (Biella e Cossato).
Trascorsi 30 giorni dalla pubblicazione della delibera di giunta regionale le aziende dovranno presentare in Regione il progetto. La casa della salute diventa lo spazio attraverso cui poter sviluppare una nuova forma organizzata di assistenza primaria dove il cittadino, grazie all’interazione di più figure professionali, potrà trovare una risposta ai bisogni di salute.
Vi saranno i modelli strutturali, ben identificabili dal cittadino, perché ubicati in una sede unica e i modelli funzionali che invece sono incentrati sulla sinergia tra i diversi professionisti. La casa della salute funzionale si basa infatti sull’interazione dei professionisti: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ospedalieri e territoriali infermieri, Oss e altri operatori Asl che dovranno lavorare in team con momenti di confronto specifici.
Tale attività non incide sull’organizzazione degli studi professionali perché non sono previste sedi uniche. In particolare in questa fase di avvio sperimentale verranno individuati alcuni percorsi diagnostici terapeutici incentrati sulle patologie croniche che hanno una più alta valenza socio-sanitaria.
L’obiettivo che si punta a perseguire con le case della salute è quello di sviluppare un modello di organizzazione sanitaria in cui la risposata di base del sistema sanitario viene spostata ad un livello più vicino al cittadino e alla comunità locale, garantendo un punto di riferimento per la presa in carico globale del paziente. La Regione sulle case della salute investirà in Piemonte 8 milioni di euro.
BIELLA - In relazione alle case della salute, si è svolto giovedì in Regione un incontro operativo con gli addetti ai lavori per esaminare più da vicino le attività che dovranno essere realizzate. Così come già anticipato a Biella sono previste due realtà strutturali, una per ciascun distretto (Biella e Cossato).
Trascorsi 30 giorni dalla pubblicazione della delibera di giunta regionale le aziende dovranno presentare in Regione il progetto. La casa della salute diventa lo spazio attraverso cui poter sviluppare una nuova forma organizzata di assistenza primaria dove il cittadino, grazie all’interazione di più figure professionali, potrà trovare una risposta ai bisogni di salute.
Vi saranno i modelli strutturali, ben identificabili dal cittadino, perché ubicati in una sede unica e i modelli funzionali che invece sono incentrati sulla sinergia tra i diversi professionisti. La casa della salute funzionale si basa infatti sull’interazione dei professionisti: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ospedalieri e territoriali infermieri, Oss e altri operatori Asl che dovranno lavorare in team con momenti di confronto specifici.
Tale attività non incide sull’organizzazione degli studi professionali perché non sono previste sedi uniche. In particolare in questa fase di avvio sperimentale verranno individuati alcuni percorsi diagnostici terapeutici incentrati sulle patologie croniche che hanno una più alta valenza socio-sanitaria.
L’obiettivo che si punta a perseguire con le case della salute è quello di sviluppare un modello di organizzazione sanitaria in cui la risposata di base del sistema sanitario viene spostata ad un livello più vicino al cittadino e alla comunità locale, garantendo un punto di riferimento per la presa in carico globale del paziente. La Regione sulle case della salute investirà in Piemonte 8 milioni di euro.