Classico, il boom di iscritti “sta stretto”

Classico, il boom di iscritti “sta stretto”
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BIELLA - Sono dati importanti, per il liceo Classico di Biella, quelli che emergono dallo spoglio delle recenti iscrizioni alle classi prime. Importanti perché, da un lato, segnano un “più” nella percentuale dei nuovi iscritti e, dall’altro, perché riaprono una questione di fondamentale interesse per la dirigenza scolastica come per alunni e famiglie, vale a dire la sistemazione dell’indirizzo tradizionale, già dibattuta all’inizio di questo anno scolastico. Sì, perché se il Classico, nella sistemazione fornita dalla Provincia a Città Studi - ospite dell’Iis “Q. Sella” - stava stretto, dal prossimo settembre, nello stesso posto o con l’attuale modalità, è chiaro che non potrà rimanere. 
Così raccontano i dati. Il numero complessivo di allievi delle classi prime al “G. e Q. Sella”, ad oggi, ammonta a 213 allievi, contro i 175 dell’anno scorso. Vale a dire, 38 studenti in più. Ed è proprio l’indirizzo Classico a imporsi per preferenze: 65 i nuovi iscritti, contro i passati 44. Mentre il Linguistico resta di fatto stabile con 84 iscritti contro i passati 81, anche l’Artistico cresce, con 64 studenti che arriveranno a settembre, quattordici in più di quelli del settembre passato.
 «Siamo soddisfatti, perché premiati da queste iscrizioni - commenta la preside, Maria Addolorata Ragone - Il Classico, in particolare, sta crescendo e questo vuol dire che finalmente ne si sta riscoprendo il valore».
Questione “sede distaccata”. Come anticipato, questa crescita impone di rifare un ragionamento sulla questione, già attenzionata dalla Provincia, circa la sede distaccata dell’istituto, che ospita proprio le classi del Classico. Sede sulla quale si è a lungo discusso, alla luce del “cambio di destinazione” inaspettato degli spazi promessi dalla stessa Provincia - aveva fatto notare, mesi fa, la preside Ragone - per i quali era stata data precedenza invece all’Its-Tam, anch’esso in fase di espansione a Città Studi e che dal prossimo anno conterà non più su una, ma su due prime. 
«Già a novembre, durante un incontro in Provincia, ho ribadito che, senza presunzione, sapevamo che, quand’anche le cose fossero rimaste consolidate quindi senza un incremento di studenti, avremmo avuto bisogno di una sede definitiva e di una collocazione decorosa - afferma Maria Addolorata Ragone - Procederò, facendo una comunicazione ufficiale di questi numeri alla Provincia. La sede distaccata non fa piacere a nessuno, la complessità di organizzazione si riflette su docenti e studenti, ma bisogna pensare che a fare la scuola è la comunità che la rappresenta. Se si affronterà in anticipo la questione, si eviteranno problemi». 
Giovanna Boglietti

BIELLA - Sono dati importanti, per il liceo Classico di Biella, quelli che emergono dallo spoglio delle recenti iscrizioni alle classi prime. Importanti perché, da un lato, segnano un “più” nella percentuale dei nuovi iscritti e, dall’altro, perché riaprono una questione di fondamentale interesse per la dirigenza scolastica come per alunni e famiglie, vale a dire la sistemazione dell’indirizzo tradizionale, già dibattuta all’inizio di questo anno scolastico. Sì, perché se il Classico, nella sistemazione fornita dalla Provincia a Città Studi - ospite dell’Iis “Q. Sella” - stava stretto, dal prossimo settembre, nello stesso posto o con l’attuale modalità, è chiaro che non potrà rimanere. 
Così raccontano i dati. Il numero complessivo di allievi delle classi prime al “G. e Q. Sella”, ad oggi, ammonta a 213 allievi, contro i 175 dell’anno scorso. Vale a dire, 38 studenti in più. Ed è proprio l’indirizzo Classico a imporsi per preferenze: 65 i nuovi iscritti, contro i passati 44. Mentre il Linguistico resta di fatto stabile con 84 iscritti contro i passati 81, anche l’Artistico cresce, con 64 studenti che arriveranno a settembre, quattordici in più di quelli del settembre passato.
 «Siamo soddisfatti, perché premiati da queste iscrizioni - commenta la preside, Maria Addolorata Ragone - Il Classico, in particolare, sta crescendo e questo vuol dire che finalmente ne si sta riscoprendo il valore».
Questione “sede distaccata”. Come anticipato, questa crescita impone di rifare un ragionamento sulla questione, già attenzionata dalla Provincia, circa la sede distaccata dell’istituto, che ospita proprio le classi del Classico. Sede sulla quale si è a lungo discusso, alla luce del “cambio di destinazione” inaspettato degli spazi promessi dalla stessa Provincia - aveva fatto notare, mesi fa, la preside Ragone - per i quali era stata data precedenza invece all’Its-Tam, anch’esso in fase di espansione a Città Studi e che dal prossimo anno conterà non più su una, ma su due prime. 
«Già a novembre, durante un incontro in Provincia, ho ribadito che, senza presunzione, sapevamo che, quand’anche le cose fossero rimaste consolidate quindi senza un incremento di studenti, avremmo avuto bisogno di una sede definitiva e di una collocazione decorosa - afferma Maria Addolorata Ragone - Procederò, facendo una comunicazione ufficiale di questi numeri alla Provincia. La sede distaccata non fa piacere a nessuno, la complessità di organizzazione si riflette su docenti e studenti, ma bisogna pensare che a fare la scuola è la comunità che la rappresenta. Se si affronterà in anticipo la questione, si eviteranno problemi». 
Giovanna Boglietti

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