Cinghiali: i Comuni faranno da sè

Cinghiali: i Comuni faranno da sè
Pubblicato:
Aggiornato:

I sindaci la vedono ormai tutti allo stesso  modo. L’emergenza cinghiali è giunta ad un livello critico. E sono necessarie misure straordinarie per contenere il fenomeno. Non a caso, si è conclusa con un arrivederci a breve e con l’impegno di arrivare in pochi giorni all’agognato documento che consenta gli abbattimenti extra caccia, la riunione che lunedì sera - per iniziativa del primo cittadino di Salussola, Carlo Cabrio - ha visto confrontarsi sul problema gli amministratori di undici Comuni della zona. Oltre a Salussola, erano presenti i rappresentanti di  cavaglià Roppolo, Massazza, Candelo, Mongrando, Cossato, Verrone, Gifflenga, Cerrione e Zimone.

Già giorni fa lo stesso Cabrio aveva steso il testo di una possibile ordinanza che, sulla base delle disposizioni di una delibera regionale, consenta ai Comuni di  istruire gruppi volontari per interventi eccezionali di abbattimento fuori del periodo di caccia, opportunamente accompagnati da vigili, carabinieri o guardie venatorie autorizzate. Da Prefettura e Provincia, però, nessuna risposta. «Ora andiamo oltre - afferma Cabrio alla luce dell’incontro di lunedì -: ora le associazioni di categoria degli agricoltori invieranno ai Comuni la lista dei danni subiti. Poi il presidente del Consorzio Comuni Marco Pichetto si farà carico di stilare in pochi giorni la bozza di ordinanza definitiva per gli interventi di abbattimento. Quindi  ci ritroveremo prima delle ferie e la approveremo, così che per agosto si possa essere a posto per iniziare ad affrontare il problema». L’emergenza, secondo il sindaco di Salussola, non è più rinviabile. «Solo dal 2013 sono 235 gli interventi registrati in Provincia per incidenti con ungulati o per interventi di raccolta sulle strade. A questo aggiungiamo i danni all’agricoltura. Ilfenomeno è grave. E non possiamo più perdere tempo a discutere: bisogna agire».

Seguici sui nostri canali