Cieco con la moglie malata si dà fuoco

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Cieco con la moglie malata si dà fuoco
Muore pensionato di 76 anni che temeva di rimanere solo

(2 feb) Quasi cieco, preoccupato per le condizioni della moglie, suo unico sostegno, ricoverata da qualche giorno in ospedale a Biella e mantenuta in coma farmacologico in seguito a un intervento chirurgico alle gambe effettuato a causa dell’insorgere di gravi problemi alla circolazione, si è cosparso gli abiti con della benzina e con del liquido infiammabile simile a quello utilizzato per accendere il barbecue o i caminetti. Si è quindi dato fuoco nella solitudine della cucina di casa.

Cieco con la moglie malata si dà fuoco
Muore pensionato di 76 anni che temeva di rimanere solo

Quasi cieco, preoccupato per le condizioni della moglie, suo unico sostegno, ricoverata da qualche giorno in ospedale a Biella e mantenuta in coma farmacologico in seguito a un intervento chirurgico alle gambe effettuato a causa dell’insorgere di gravi problemi alla circolazione, si è cosparso gli abiti con della benzina e con del liquido infiammabile simile a quello utilizzato per accendere il barbecue o i caminetti. Si è quindi dato fuoco nella solitudine della cucina di casa. Si è reso conto troppo tardi, Dino Miola, 76 anni, pensionato  di Borgo D’Ale, della terribile decisione che aveva preso, dell’ingiustizia di quel gesto. Un urlo disperato ha rotto il silenzio sabato mattina, poco dopo le 8, in quel cortile di via Mazzini. Quando l’istinto di sopravvivenza lo ha convinto a correre in cortile e a rotolarsi per terra, nel tentativo disperato di spegnere le fiamme, il pensionato era ormai una torcia umana. E’ stato soccorso dai vicini, impietriti e sconvolti dalla scena a cui stavano assistendo. E’ stato portato in ospedale a Biella e ricoverato in rianimazione. Ma non ce l’ha fatta: Dino Miola, operaio prima alla “Pompe Fontana” di Borgo d’Ale e poi alla “Co.bra” di Santhià, padre di Angela, 48 anni, che abita nel Biellese, è morto dopo poche ore di agonia, intorno a mezzogiorno, a pochi metri dal letto della moglie che ancora non sa quello che è successo.
E’ stato il dramma della disperazione, il terrore di rimanere solo, a far prendere al pensionato una decisione così drastica. Da tutti viene ricordato come un uomo mite e tranquillo che amava pedalare per le vie del paese in sella alla sua bicicletta prima che la cecità gli cominciasse a divorare poco alla volta gli occhi. La moglie, Rita Natali, si era trasformata nella vista di quell’uomo che, nonostante tutto, non aveva rinunciato alla passeggiata mattutina, con appuntamento al bar per la colazione. Sempre in compagnia dell’inseparabile consorte. Ha forse temuto per il suo futuro, ha forse immaginato di fronte a sé un cammino senza la compagna di una vita.
Per soccorrere il pensionato è dovuta intervenire un’ambulanza del “118” di Biella. C’era troppa nebbia, sabato mattina, per consentire all’elicottero della base di Borgosesia di levarsi in volo, di raggiungere la zona della tragedia e di portare l’anziano, grande ustionato, al Cto di Torino. A Biella, il caso è stato preso in carico dalla rianimazione, reparto all’avanguardia. Ma le ustioni, purtroppo, erano gravissime. Così, per Dino Miola, non c’è stato più nulla da fare.  
Ora resta il dramma della moglie che non sa ancora nulla e che, quando uscirà dal coma, scoprirà che il marito non c’è più.
v.ca.

2 febbraio 2009

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