Chiuso il bordello delle cinesi attempate

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Chiuso il bordello delle cinesi attempate
Scoperto in via per Candelo un altro ritrovo, espulse due irregolari
 
 

Nei periodi di magra fruttava circa 6.000 euro alla settimana il bordello gestito da cinesi attempate che aveva sede in via per Candelo, al civico 23, chiuso l’altro giorno in seguito a un blitz. I poliziotti della Squadra mobile che hanno fatto irruzione nell’appartamento hanno identificato sette donne cinesi e un paio di clienti.
 

 

Chiuso il bordello delle cinesi attempate
Scoperto in via per Candelo un altro ritrovo, espulse due irregolari 

   


 

I poliziotti della Squadra mobile che hanno fatto irruzione nell’appartamento hanno identificato sette donne cinesi e un paio di clienti. Due erano irregolari  e sono state espulse. Le altre sono state tutte denunciate per sfruttamento della prostituzione e per aver favorito la permanenza in Italia di cittadini clandestini. La successiva  perquisizione ha portato al ritrovamento del solito materiale inequivocabile, dai preservativi alle cassette a luci rosse, oltre a circa 500 euro in contanti che si presume possa rappresentare parte dell’incasso della giornata. Il controllo ai conti correnti bancari ha poi portato a stabilire con assoluta certezza il giro d’affari della struttura.
Chi si aspettava giovani e bendisposte cinesi, andava incontro a una brutta sorpresa. Le donne che si prostituivano, infatti, erano alquanto attempate. Ce n’era una sola di 31 anni, le altre andavano dai 41 anni fino ai 48 anni. La cinese che tutte chiamavano “capo”, ha invece 53 anni. La maggior parte delle cinesi denunciate risiede nel Milanese, una abita in provincia di Bergamo, un’altra in provincia di Avellino. Stando all’attività di monitoraggio effettuata dagli investigatori coordinati dal “capo” della Mobile, commissario Maria Assunta Ghizzoni, il giro di clienti nella casa a luci rosse di via per Candelo era notevole.
Le tariffe variavano dai 50 ai 70 euro a prestazione con sconti attuati per i fedelissimi. Rispetto al solito trend delle tante case a luci rosse scovate e chiuse dalle forze dell’ordine negli ultimi due anni (almeno una ventina) tra Biella e Cossato, chi gestiva il bordello di via Candelo non utilizzava come veicolo promozionale l’annuncio sui giornali specializzati. Si faceva conoscere grazie alla promozione effettuata con il “passa parola”. I clienti contenti tornavano e pubblicizzavano l’esistenza della casa di tolleranza.
v.ca. 

20 novembre 2008

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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