«Chiusa la strada, gli affari si sono azzerati»

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«Chiusa la strada, gli affari si sono azzerati»
Commercianti infuriati, raccolta firme a Castelletto Cervo
 
Nascerà a breve il "Comitato per la tutela del cittadino", che avrà come scopo il far sentire la voce dei residenti e degli esercenti locali, al momento molto contrariati dalle recenti decisioni delle amministrazioni pubbliche relative alla viabilità. I residenti intendono infatti andare fino in fondo alla questione riguardante la chiusura per lavori del ponte sul torrente Garabione, che collega Castelletto Cervo a Buronzo, la quale ha causato numerosi disagi agli automobilisti e danneggiato in poco tempo il commercio della zona.
 

«Chiusa la strada, gli affari si sono azzerati»
Commercianti infuriati, raccolta firme a Castelletto Cervo

 
   
Nascerà a breve il "Comitato per la tutela del cittadino", che avrà come scopo il far sentire la voce dei residenti e degli esercenti locali, al momento molto contrariati dalle recenti decisioni delle amministrazioni pubbliche relative alla viabilità. I residenti intendono infatti andare fino in fondo alla questione riguardante la chiusura per lavori del ponte sul torrente Garabione, che collega Castelletto Cervo a Buronzo, la quale ha causato numerosi disagi agli automobilisti e danneggiato in poco tempo il commercio della zona.

«Il problema - ha spiegato l'avvocato Valeria Giacometti, di Ivrea, che giovedì scorso si è di nuovo recata in paese per incontrare i residenti - evidenzia soprattutto la mancanza di rispetto nei confronti della cittadinanza da parte della Provincia di Vercelli e dei Comuni di Buronzo e Castelletto Cervo. Il ponte è stato chiuso con un preavviso inadeguato. Tra l'altro non sono ancora riuscita a vedere la delibera approvata perché l'assessore Francesco Zanotti, della Provincia di Vercelli, non si riesce a rintracciare. Stupisce inoltre il silenzio da parte dell'amministrazione della Provincia di Biella».

«E se il ponte fosse stato davvero pericolante come dicono - ha continuato l'avvocato -, perché dall'approvazione della delibera, avvenuta il 12 novembre, alla chiusura del passaggio sono trascorsi cinque giorni? Avrebbero dovuto farlo subito, onde evitare rischi per la sicurezza degli automobilisti. A cosa era dovuta quindi tutta questa fretta?».

«La sensazione dei residenti è di non essere rappresentati adeguatamente dai sindaci che hanno votato - conclude l'avvocato -. La costituzione di un Comitato è necessaria perché coloro che ora stanno subendo un grave danno economico possano intraprendere qualsiasi azione nei confronti degli organi preposti». La prossima riunione, dalla quale dovrebbe prender vita il nuovo Comitato, si terrà il 25 novembre, al ristorante "Ferrero", alle ore 21. Nel frattempo alcuni incaricati, tra cui il consigliere comunale di Buronzo Pietro Mura, cercheranno di raccogliere più adesioni possibile. La rabbia degli abitanti si percepisce facilmente. «La clientela è praticamente azzerata - hanno affermato i gestori del ristorante "Ferrero" -. Non c'è più nessuno che passa di qui nemmeno per prendere un caffè al bar».

«Ho una fonderia a Lessona - ha in seguito rivelato Claudio Zerbetto, di Castelletto Cervo -. Devo andare ogni giorno a Buronzo a prendere un mio dipendente, poiché con la chiusura del ponte non può più contare sul servizio dell'autobus che passa vicino a casa sua».

«Io invece devo fare 50 km al giorno per andare a lavorare a Cerrione - ha spiegato Marco Musi, residente a Castelletto Cervo -. Meno male che non piove, per cui il guado sul torrente Cervo è aperto, altrimenti dovrei fare un giro lunghissimo».

Nicola Muzio 

26 novembre 2008 

    

 

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