Chirurgia maxillo-facciale a Biella
BIELLA - L'ospedale degli Infermi e l'ospedale Maggiore della Carità di Novara hanno stretto una nuova sinergia che, in questo caso specifico, riguarda la chirurgia maxillo-facciale, sia per l’attività ambulatoriale, sia per quelle chirurgica e di ricovero. La Struttura complessa a direzione universitaria di chirurgia maxillo-facciale dell’Azienda ospedaliero universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, diretta dal professor Arnaldo Benech, è il centro di riferimento del Quadrante Nord Est della Regione Piemonte, che comprende le province di Novara, Vco, Vercelli e Biella, ed è, inoltre, sede della scuola di specialità federata con la scuola dell’Aou “Città della Salute e della Scienza” di Torino. Proprio il ruolo di unico riferimento del Quadrante nord orientale del Piemonte ha spinto le direzioni sanitarie delle altre aziende a trovare un accordo di collaborazione con Novara che ha portato, nello specifico, all’attivazione di un servizio di consulenza specialistica in chirurgia maxillo-facciale all’ospedale degli Infermi di Biella. L’attività della chirurgia maxillo-facciale all’interno dell’ospedale si caratterizza per la presenza di un ambulatorio per prime visite dedicato alle seguenti patologie e ai seguenti ambiti di pertinenza: dismorfismi facciali, con particolare attenzione alla valutazione delle malocclusioni dento-scheletriche; labiopalatoschisi (labbro leporino): prima valutazione nel neonato, schisi non trattate dell’adulto o esiti di pregressi trattamenti; prevenzione e diagnosi dei tumori del cavo orale; prevenzione e diagnosi della patologia non oncologica o precancerosi del cavo orale; sindrome delle apnee ostruttive del sonno; valutazione degli esiti di trauma del distretto maxillo-facciale; valutazione delle atrofie maxillo-mandibolari; valutazione della patologia articolare temporo-mandibolare.
L’attività chirurgica prevede anche l’affiancamento all’équipe di otorinolaringoiatria per il trattamento multidisciplinare dei tumori del cavo orale, ricorrendo ad interventi ricostruttivi. L’équipe medica della chirurgia maxillo-facciale di Novara collaborerà con i vari reparti ospedalieri effettuando attività di consulenza per i traumatismi cranio-facciali, che potranno essere trattati chirurgicamente nel blocco operatorio del nuovo ospedale dell’Asl Bi, riducendo al minimo i trasferimenti all’ospedale di Novara.
E.P.
BIELLA - L'ospedale degli Infermi e l'ospedale Maggiore della Carità di Novara hanno stretto una nuova sinergia che, in questo caso specifico, riguarda la chirurgia maxillo-facciale, sia per l’attività ambulatoriale, sia per quelle chirurgica e di ricovero. La Struttura complessa a direzione universitaria di chirurgia maxillo-facciale dell’Azienda ospedaliero universitaria “Maggiore della Carità” di Novara, diretta dal professor Arnaldo Benech, è il centro di riferimento del Quadrante Nord Est della Regione Piemonte, che comprende le province di Novara, Vco, Vercelli e Biella, ed è, inoltre, sede della scuola di specialità federata con la scuola dell’Aou “Città della Salute e della Scienza” di Torino. Proprio il ruolo di unico riferimento del Quadrante nord orientale del Piemonte ha spinto le direzioni sanitarie delle altre aziende a trovare un accordo di collaborazione con Novara che ha portato, nello specifico, all’attivazione di un servizio di consulenza specialistica in chirurgia maxillo-facciale all’ospedale degli Infermi di Biella. L’attività della chirurgia maxillo-facciale all’interno dell’ospedale si caratterizza per la presenza di un ambulatorio per prime visite dedicato alle seguenti patologie e ai seguenti ambiti di pertinenza: dismorfismi facciali, con particolare attenzione alla valutazione delle malocclusioni dento-scheletriche; labiopalatoschisi (labbro leporino): prima valutazione nel neonato, schisi non trattate dell’adulto o esiti di pregressi trattamenti; prevenzione e diagnosi dei tumori del cavo orale; prevenzione e diagnosi della patologia non oncologica o precancerosi del cavo orale; sindrome delle apnee ostruttive del sonno; valutazione degli esiti di trauma del distretto maxillo-facciale; valutazione delle atrofie maxillo-mandibolari; valutazione della patologia articolare temporo-mandibolare.
L’attività chirurgica prevede anche l’affiancamento all’équipe di otorinolaringoiatria per il trattamento multidisciplinare dei tumori del cavo orale, ricorrendo ad interventi ricostruttivi. L’équipe medica della chirurgia maxillo-facciale di Novara collaborerà con i vari reparti ospedalieri effettuando attività di consulenza per i traumatismi cranio-facciali, che potranno essere trattati chirurgicamente nel blocco operatorio del nuovo ospedale dell’Asl Bi, riducendo al minimo i trasferimenti all’ospedale di Novara.
E.P.