Ora la rottura nel centrosinistra biellese è ufficiale. A sancire la divisione tra Pd e Sinistra (Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e Sinistra Democratica) è stata l’ultima assemblea di Cosrab, il consorzio per la pianificazione dei rifiuti. Doveva essere l’occasione, dopo una prima fumata nera, per l’elezione del nuovo presidente, invece è arrivata la profonda frattura tra le parti.
Da una parte, infatti, si sono schierati i due maggiori Comuni, Biella e Cossato, che hanno tirato fuori dal cilindro un nuovo candidato al posto di Silvio Belletti, bandiera dei Comunisti Italiani. La scelta dei rappresentanti di Biella e Cossato è caduta su Carlo Negro, consigliere di minoranza a Mongrando e consigliere di amministrazione di Asrab, la società che gestisce il polo tecnologico di Cavaglià, dove vengono trattati i rifiuti. Così 37 sindaci hanno continuato ad appoggiare Belletti, mentre 13 hanno virato sul nuovo nome. Ma, siccome lo statuto prevede la votazione per quote, Negro ha ottenuto più millesimi rispetto all’avversario. A quel punto, visto che non si erano raggiunti i due terzi della maggioranza, i sindaci dei piccoli Comuni si sono ribellati, uscendo dall’aula e gridando allo scandalo.
«La candidatura di Negro - spiega Belletti - non è compatibile. Mi chiedo come si possa nominare a presidente di Cosrab un membro del consiglio di amministrazione di Asrab, società con cui è in piedi un contenzioso da milioni di euro. Io sono per la trasparenza e per la legittimità delle azioni e in questo caso non mi pare proprio che il Pd l’abbia dimostrata». Poi Belletti, in vista delle prossime elezioni amministrative, annuncia: «Qui le alleanze devono andare oltre i programmi. C’è una questione morale su cui non transigiamo e credo che la vicenda di Cosrab peserà come un macigno in vista delle prossime consultazioni elettorali. Si gioca con i soldi dei cittadini e noi non ci stiamo assolutamente».
Dall’altra parte il sindaco di Biella, Vittorio Barazzotto, che spiega così la virata sul nome di Negro: «Belletti ha avuto tutto il tempo per chiudere la controversia con Asrab. Non l’ha fatto perché evidentemente voleva tenere sotto scacco l’intero consorzio. E’ ora di sganciarsi da certe logiche e lavorare per evitare un aumento delle tariffe per i biellesi». La vicenda dovrà risolversi entro 45 giorni, altrimenti, da statuto, il presidente dell’assemblea Algarotti potrà nominare a sua discrezione il nuovo presidente e il nuovo cda.
(15 febbraio 2009)
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