Centralina Arpa per il piro
BIELLA - Il direttore dell’Arpa Bruno Barbera lo aveva promesso nella serata pubblica di venerdì scorso sul progetto del pirogassificatore di via Ambrosetti. «A giorni posizioneremo la centralina mobile per monitorare la qualità dell’aria nella zona, prima dell’eventuale realizzazione dell’impianto - aveva spiegato - in modo da avere dei dati da paragonare nel momento in cui dovesse essere realizzato». Detto fatto. Da oggi, infatti, in via Ambrosetti farà capolino l’unità mobile che verrà posizionata nei pressi della centrale di teleriscaldamento della Cofely, e vi rimarrà per almeno due mesi per monitorare appunto la qualità dell’aria. «Il tempo - sottolinea lo stesso Barbera - potrà variare. Da oggi posizioneremo l’unità mobile, entro lunedì verrà tarata e sarà in funzione».
Intanto, come già annunciato, martedì ha preso il via la Valutazione di impatto sanitario, strumento che è stato richiesto dal Comune per capire le eventuali ripercussioni sanitarie della realizzazione dell’impianto di pirogassificazione in via Ambrosetti. Durante la seduta di martedì il proponente ha spiegato ufficialmente il progetto e ora gli attori in causa (dall’Asl al comitato dei cittadini, passando per i medici e l’Arpa) dovranno compilare un dettagliato questionario che porterà all’assegnazione di un punteggio. Se questo sarà basso non si procederà con la Valutazione di impatto sanitario. Se sarà intermedio sarà facoltativo continuare in questo processo, mentre se sarà alto sarà obbligatorio proseguire nei lavori. A differenza di Andorno, dove si era passati già alla fase due, ossia all’analisi della situazione visto che l’impianto era già stato autorizzato, per Biella è fondamentale questo passaggio il cui risultato, comunque, appare abbastanza scontato visto che il procedimento è stato chiesto direttamente dal Comune di Biella.
Nel frattempo il proponente dovrà produrre, in sede di conferenza dei servizi, tutta una serie di documentazioni per andare incontro alle pesanti prescrizioni che l’Arpa ha posto in essere in sede di valutazione del progetto. Prescrizioni che riguardano principalmente la torcia. Insomma, la partita è tutt’altro che definita. La parola fine verrà scritta solamente il 27 di dicembre, data di chiusura della conferenza dei servizi.
Enzo Panelli
BIELLA - Il direttore dell’Arpa Bruno Barbera lo aveva promesso nella serata pubblica di venerdì scorso sul progetto del pirogassificatore di via Ambrosetti. «A giorni posizioneremo la centralina mobile per monitorare la qualità dell’aria nella zona, prima dell’eventuale realizzazione dell’impianto - aveva spiegato - in modo da avere dei dati da paragonare nel momento in cui dovesse essere realizzato». Detto fatto. Da oggi, infatti, in via Ambrosetti farà capolino l’unità mobile che verrà posizionata nei pressi della centrale di teleriscaldamento della Cofely, e vi rimarrà per almeno due mesi per monitorare appunto la qualità dell’aria. «Il tempo - sottolinea lo stesso Barbera - potrà variare. Da oggi posizioneremo l’unità mobile, entro lunedì verrà tarata e sarà in funzione».
Intanto, come già annunciato, martedì ha preso il via la Valutazione di impatto sanitario, strumento che è stato richiesto dal Comune per capire le eventuali ripercussioni sanitarie della realizzazione dell’impianto di pirogassificazione in via Ambrosetti. Durante la seduta di martedì il proponente ha spiegato ufficialmente il progetto e ora gli attori in causa (dall’Asl al comitato dei cittadini, passando per i medici e l’Arpa) dovranno compilare un dettagliato questionario che porterà all’assegnazione di un punteggio. Se questo sarà basso non si procederà con la Valutazione di impatto sanitario. Se sarà intermedio sarà facoltativo continuare in questo processo, mentre se sarà alto sarà obbligatorio proseguire nei lavori. A differenza di Andorno, dove si era passati già alla fase due, ossia all’analisi della situazione visto che l’impianto era già stato autorizzato, per Biella è fondamentale questo passaggio il cui risultato, comunque, appare abbastanza scontato visto che il procedimento è stato chiesto direttamente dal Comune di Biella.
Nel frattempo il proponente dovrà produrre, in sede di conferenza dei servizi, tutta una serie di documentazioni per andare incontro alle pesanti prescrizioni che l’Arpa ha posto in essere in sede di valutazione del progetto. Prescrizioni che riguardano principalmente la torcia. Insomma, la partita è tutt’altro che definita. La parola fine verrà scritta solamente il 27 di dicembre, data di chiusura della conferenza dei servizi.
Enzo Panelli