Centrale sul Dolca, Provincia al contrattacco

ALTA VALSESSERA - “Considerato che gli atti della Provincia di Biella oggetto di impugnazione appaiono legittimi e non si ravvedono in essi elementi tali da far presumere il loro annullamento in sede giurisdizionale, seppure tenendo conto dell’alea che ogni giudizio può comportare”, l’ente di via Quintino Sella ha deciso nei giorni scorsi di passare al contrattacco sulla vicenda della centralina su torrente Dolca. E di rispondere alla mossa del Comitato tutela fiumi, che ha presentato ricorso al Tribunale superiore delle acque pubbliche per chiedere l’annullamento dell’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto concessa dalla Provincia alla ditta proponente, la Ermenegildo Zegna Holding. Con un decreto del presidente Emanuele Ramella Pralungo, la Provincia ha dunque manifestato l’intenzione di giocare le stesse carte degli antagonisti, e di costituirsi in giudizio contro il ricorso degli ambientalisti (quest’ultimo ufficialmente sottoscritto da Legambiente onlus, Legambiente circolo di Biella “Tavo Burat” onlus e Thymallus Aurora fly fishing club). Una mossa che era prevedibile attendersi, considerata l’immediata levata di scudi del presidente provinciale verso l’operato dei tecnici: «Sempre agito nella legalità», aveva dichiarato Ramella a gran voce alla notizia del ricorso. Non a caso, la costituzione in giudizio formalizzata nei giorni scorsi viene motivata con l’intento di “veder dimostrata e confermata la legittimità dell’azione amministrativa, dei procedimenti condotti e degli atti emanati”. Veronica Balocco
ALTA VALSESSERA - “Considerato che gli atti della Provincia di Biella oggetto di impugnazione appaiono legittimi e non si ravvedono in essi elementi tali da far presumere il loro annullamento in sede giurisdizionale, seppure tenendo conto dell’alea che ogni giudizio può comportare”, l’ente di via Quintino Sella ha deciso nei giorni scorsi di passare al contrattacco sulla vicenda della centralina su torrente Dolca. E di rispondere alla mossa del Comitato tutela fiumi, che ha presentato ricorso al Tribunale superiore delle acque pubbliche per chiedere l’annullamento dell’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto concessa dalla Provincia alla ditta proponente, la Ermenegildo Zegna Holding. Con un decreto del presidente Emanuele Ramella Pralungo, la Provincia ha dunque manifestato l’intenzione di giocare le stesse carte degli antagonisti, e di costituirsi in giudizio contro il ricorso degli ambientalisti (quest’ultimo ufficialmente sottoscritto da Legambiente onlus, Legambiente circolo di Biella “Tavo Burat” onlus e Thymallus Aurora fly fishing club). Una mossa che era prevedibile attendersi, considerata l’immediata levata di scudi del presidente provinciale verso l’operato dei tecnici: «Sempre agito nella legalità», aveva dichiarato Ramella a gran voce alla notizia del ricorso. Non a caso, la costituzione in giudizio formalizzata nei giorni scorsi viene motivata con l’intento di “veder dimostrata e confermata la legittimità dell’azione amministrativa, dei procedimenti condotti e degli atti emanati”. Veronica Balocco