Cent'anni di Pollone

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(17 dic) E’ un secolo di storia pollonese come la si può ricavare dalle pagine del suo bollettino parrocchiale: una di quelle ricerche che i dotti qualificherebbero sotto la categoria di historia minor ma che, a ben considerarla in controluce, restituisce invece proprio quella vita comunitaria densa di affetti, di passioni, di sentimenti che è, in definitiva, la parte più calda e vitale della storia stessa. Ne sono autori due pollonesi dalla penna felice che, unendo al rigore dello storico la sintesi del cronista, hanno dato alle stampe il primo volume (fino cioè al 1961) dell’opera. E’ un secolo di storia pollonese come la si può ricavare dalle pagine del suo bollettino parrocchiale: una di quelle ricerche che i dotti qualificherebbero sotto la categoria di historia minor ma che, a ben considerarla in controluce, restituisce invece proprio quella vita comunitaria densa di affetti, di passioni, di sentimenti che è, in definitiva, la parte più calda e vitale della storia stessa. Ne sono autori due pollonesi dalla penna felice che, unendo al rigore dello storico la sintesi del cronista, hanno dato alle stampe il primo volume (fino cioè al 1961) dell’opera. Italo Mosca e Angelo Boin, questi i nomi dei due autori, sono già al lavoro per completare il secondo volume che porterà la ricerca a completezza giungendo sino ai nostri giorni. Per intanto, in oltre 500 pagine, Mosca e Boin hanno compiuto questa epitome di pollonesità che “fotografa” i primi 50 anni (dal 6 gennaio 1911 al 6 gennaio 1961) della vita parrocchiale pollonese. Il testo (può essere richiesto in parrocchia: 015-61.166) reca una prefazione di don Mario Maculan, parroco di Pollone ed è stato realizzato - come spiegano gli autori - proprio in occasione del centesimo compleanno del Bollettino Parrocchiale il cui primo numero vide la luce il 6 gennaio 1911 sotto il pontificato di Pio X. Mosca e Boin hanno potuto contare sull’ottimo materiale d’archivio conservato presso la parrocchia: oltre un migliaio di bollettini, ben rilegati ed in ottimo stato, che coprono il periodo considerato. Non solo però: gli autori hanno scelto di approfondire alcuni avvenimenti storici riportati nei bollettini interrogando qualche anziano del paese e consultando l’archivio di giornali locali e della Biblioteca Civica di Biella. Così, a partire dal 1911 con la notizia della morte di don Giuseppe Vigliani e quella della scalata del Cervino per la cresta Furggen da parte del pollonese Mario Piacenza, si arriva al 1960 con la notizia della morte di padre Alberto Maria De Agostini e del raduno annuale del Collegio Minusieri. Il tutto passando attraverso gli anni delle due guerre: è appena il caso di ricordare le notizie del 1915 con i primi caduti pollonesi per la patria, Giacomo Mersi e Riccardo Cigna, o quelle del 1945 con l’eco della fucilazione di Mussolini ma anche con la processione ad Oropa e l’elenco dei militari tornati ed attesi. Opera di cronaca forse più che di storia, il libro di Mosca e di Boin costituisce un ottimo strumento per conoscere la propria comunità. uno strumento che soprattutto i giovani pollonesi dovrebbero leggere.

17 dicembre 2010

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