Cavaglià, bollire l’acqua prima di berla

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(20 mag) Bollire l’acqua prima di berla: la direttiva arriva dall’amministrazione comunale di Cavaglià che lunedì ha emesso un’ordinanza nella quale si evidenzia una contaminazione dell’acqua potabile. Bollire l’acqua prima di berla: la direttiva arriva dall’amministrazione comunale di Cavaglià che lunedì ha emesso un’ordinanza nella quale si evidenzia una contaminazione dell’acqua potabile.
Stranamente nelle acque cavagliesi è stato intercettato il batterio dell’escherichia coli, che in genere si trova nell’intestino degli animali a sangue caldo. Per il momento risulta difficile identificare la causa scatenante, come precisa il “primo cittadino Giancarlo Borsoi”.
«I valori rilevati sono minimi, tuttavia ci è sembrato coretto prendere subito tutte le dovute precauzioni - spiega -. Pare difficile che pozzi profondi come quelli di Cavaglià possano essere oggetto di una contaminazione batterica, è invece più probabile che questa arrivi dalla rottura di un tubo dell’acqua e da conseguenti infiltrazioni». Il tutto resta da verificare con i tecnici della Comuni Riuniti, società che gestisce le acque cavagliesi, i quali prenderanno di dovuti provvedimenti. Nel frattempo sono già stata controllati i pozzi presenti sul territorio senza riscontrare alcuna anomalia.
«Ripeto per la tranquillità dei cittadini che la carica batteria è minima, ma è meglio usare il buonsenso e bollire l’acqua prima di berla – sottolinea il sindaco – non appena riscontrata l’anomalia abbiamo appeso circa 80 manifesti in tutto il territorio comunale e inserito l’ordinanza sul sito del comune, oltre che reso pubblica la notizia attraverso i giornali. Per scrupolo è tata chiusa momentaneamente anche la fontanella per l’erogazione di acqua minerale in piazza del mercato, dove comunque gli accertamenti non hanno rilevato alcun problema. L’acqua in questo caso è da ritenersi limpida visto che passa attraverso un sistema di disinfezione che mette al sicuro da possibili contaminazioni. Quindi il servizio riprenderà a breve». Per i rubinetti delle case private ci sarà invece da pazientare ancora per qualche giorno.
20 maggio 2010

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