Caso ex Macello, il sindaco non risponde

Caso ex Macello, il sindaco non risponde
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BIELLA - Doveva rispondere in consiglio comunale nel pomeriggio di ieri, il sindaco Marco Cavicchioli, sulla questione dell’ex Macello. Ma le interrogazioni presentate, soprattutto dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Andrea Delmastro, erano in fondo all’ordine del giorno. Dunque non c’è stata nessuna replica, neppure alle informazioni diffuse lunedì in conferenza stampa dal comitato biellese accoglie Giorgio Marincola, che aveva evidenziato come il Comune fosse a conoscenza da mesi dell’occupazione dell’ex Macello. Il sindaco ha preferito non parlare del tema prima del consiglio. E neppure dopo visto che le interrogazioni non sono state discusse. 
«Se in Italia gli sciacalli sono quelli che pretendono la legalità e non favoriscono l’occupazione abusiva di immobili da parte di chi spaccia - dice Andrea Delmastro, di Fratelli d’Italia, sul tema - e le brave persone sono invece quelle che aiutano gli spacciatori, è evidente che viviamo in un mondo in cui la realtà è stata stravolta. Se chi vuole che venga sgomberato un immobile dove si spaccia deve essere chiamato “sciacallo”, allora sono contento di essere stato definito tale». 
Contattato telefonicamente, il segretario provinciale di Lega Nord, Michele Mosca, invece dice: «Le dichiarazioni del comitato sono a dir poco incommentabili.  Non ritengo opportuno entrare in una simile polemica, che considero assolutamente sterile. Il tenore della conferenza stampa si commenta da sé, l’importante è aver ripristinato la legalità in uno stabile di proprietà pubblica». 
E.P. - Sh.C. 

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BIELLA - Doveva rispondere in consiglio comunale nel pomeriggio di ieri, il sindaco Marco Cavicchioli, sulla questione dell’ex Macello. Ma le interrogazioni presentate, soprattutto dal capogruppo di Fratelli d’Italia, Andrea Delmastro, erano in fondo all’ordine del giorno. Dunque non c’è stata nessuna replica, neppure alle informazioni diffuse lunedì in conferenza stampa dal comitato biellese accoglie Giorgio Marincola, che aveva evidenziato come il Comune fosse a conoscenza da mesi dell’occupazione dell’ex Macello. Il sindaco ha preferito non parlare del tema prima del consiglio. E neppure dopo visto che le interrogazioni non sono state discusse. 
«Se in Italia gli sciacalli sono quelli che pretendono la legalità e non favoriscono l’occupazione abusiva di immobili da parte di chi spaccia - dice Andrea Delmastro, di Fratelli d’Italia, sul tema - e le brave persone sono invece quelle che aiutano gli spacciatori, è evidente che viviamo in un mondo in cui la realtà è stata stravolta. Se chi vuole che venga sgomberato un immobile dove si spaccia deve essere chiamato “sciacallo”, allora sono contento di essere stato definito tale». 
Contattato telefonicamente, il segretario provinciale di Lega Nord, Michele Mosca, invece dice: «Le dichiarazioni del comitato sono a dir poco incommentabili.  Non ritengo opportuno entrare in una simile polemica, che considero assolutamente sterile. Il tenore della conferenza stampa si commenta da sé, l’importante è aver ripristinato la legalità in uno stabile di proprietà pubblica». 
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