Case comunitarie addio

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(7 lug) Non è riuscito a decollare il progetto, per Villa Cridis, di cohousing per anziani, a Cossato. «L’iniziativa, che avrebbe recuperato e rivalutato quella struttura, dotata di un vastissimo parco, era partita, ad ottobre del 2008, con buone prospettive. Non è riuscito a decollare il progetto, per Villa Cridis, di cohousing per anziani, a Cossato. «L’iniziativa, che avrebbe recuperato e rivalutato quella struttura, dotata di un vastissimo parco, era partita, ad ottobre del 2008, con buone prospettive. Al momento della presentazione - ricorda Luca Mortara della Couhousing.it di Milano - con 350 pareri favorevoli, ma, a conti fatti, ci siamo trovati solo con persone interessate, per lo più, ad affittare gli appartamenti. La struttura, da anni in disuso, situata in mezzo al verde, poco lontano da uno splendido campo di golf, doveva accogliere 40 alloggi indipendenti, di piccole dimensioni, collegati tra loro da salottini comuni, con accesso diretto al giardino ed al parco. Una risorsa per gli anziani che avrebbero potuto usufruire di spazi condivisi in proprietà». La formula del senior cohousing è molto diffusa nel nord Europa, ma in Italia riscuote successo più che altro nelle grandi città. Quindi, nulla di fatto e progetto definitivamente abbandonato. «Si attendono tempi migliori - aggiunge l’ad delle Vesta spa di Biella Maurizio Bessolo - che è proprietaria dell’immobile. Noi, ora, restiamo in stand by. Pertanto, riteniamo che si stia ripensando al progetto, per vedere se è possibile sviluppare un investimento con delle altre logiche».

7 luglio 2010

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