Canile, in tre anni 640 adozioni

La serenità e l’amore per quei tanti esemplari di cani che cercano casa la si percepisce appena parlano di loro. Li conoscono tutti per nome, sanno che patologie hanno, il tipo di cibo di cui necessitano. Li incontrano mentre i volontari li portano a spasso, come accade ogni martedì e ogni giovedì, li salutano e li coccolano. La realtà del canile di Cossato è lontana anni luce da quella che tante volte si può vedere in televisione dove queste strutture vengono definite quasi come dei lager. Qui, nel canile consortile del Biellese, la diffidenza nei confronti di questo tipo di servizio, resta fuori dalla porta. Giuliano Mosca, presidente di Aspa, l’associazione Animali solo per amore, che ha in gestione il canile, e Simona Vialardi, la sua vice, insieme ai tre dipendenti e alla quarantina di volontari che gravitano tra Cossato e Sandigliano, hanno creato una realtà che funziona. E per averne conferma basta leggere i numeri che contraddistinguono il canile dal 1° maggio 2012, data in cui Aspa ha iniziato ad operare.
A conferma che il randagismo e l’abbandono sono ancora fenomeni assai diffusi anche nel Biellese, arriva il dato delle catture. Nel 2015 sono state ben 548, con 129 cani non dotati di microchip nonostante la normativa lo imponga. In questi casi è impossibile risalire al proprietario e per il cane si spalancano quasi sempre le porte del canile. Nello stesso anno si sono invece registrate ben 154 adozioni. «Cerchiamo sempre di tenere la struttura pulita - spiega Mosca - e i cani presenti in buone condizioni. Questo facilita, e non poco, le adozioni stesse. Quando abbiamo preso in gestione il canile di Cossato, nel maggio del 2012, tra qui e Sandigliano c’erano 125 cani ospitati. Oggi a Cossato siamo scesi a 50. Negli anni siamo riusciti a far adottare 640 esemplari». Numeri altissimi che raccontano meglio di mille parole l’operato all’interno del canile consortile. «Molte famiglie che cercano un cane, tra l’altro - aggiunge Mosca - provengono da fuori Biellese. Consultano il nostro sito, sempre aggiornato, e vengono a vedere di persona il cane». Una vetrina virtuale che si trasforma poi in reale. «Quando diamo un cane - sottolinea la vice Simona Vialardi - è previsto un periodo di affido di due mesi. In questo periodo possiamo verificare le condizioni in cui vive il cane e i futuri proprietari possono capire se sono in grado di gestirlo al meglio». Meno cani sono presenti in canile e più si riducono i costi per la collettività. «Per l’intera gestione della struttura - precisa Mosca - abbiamo un tetto di spesa massimo di 150mila euro annui. Va da sè che meno ospiti abbiamo e meno i Comuni pagano per il servizio».
Enzo Panelli
La serenità e l’amore per quei tanti esemplari di cani che cercano casa la si percepisce appena parlano di loro. Li conoscono tutti per nome, sanno che patologie hanno, il tipo di cibo di cui necessitano. Li incontrano mentre i volontari li portano a spasso, come accade ogni martedì e ogni giovedì, li salutano e li coccolano. La realtà del canile di Cossato è lontana anni luce da quella che tante volte si può vedere in televisione dove queste strutture vengono definite quasi come dei lager. Qui, nel canile consortile del Biellese, la diffidenza nei confronti di questo tipo di servizio, resta fuori dalla porta. Giuliano Mosca, presidente di Aspa, l’associazione Animali solo per amore, che ha in gestione il canile, e Simona Vialardi, la sua vice, insieme ai tre dipendenti e alla quarantina di volontari che gravitano tra Cossato e Sandigliano, hanno creato una realtà che funziona. E per averne conferma basta leggere i numeri che contraddistinguono il canile dal 1° maggio 2012, data in cui Aspa ha iniziato ad operare.
A conferma che il randagismo e l’abbandono sono ancora fenomeni assai diffusi anche nel Biellese, arriva il dato delle catture. Nel 2015 sono state ben 548, con 129 cani non dotati di microchip nonostante la normativa lo imponga. In questi casi è impossibile risalire al proprietario e per il cane si spalancano quasi sempre le porte del canile. Nello stesso anno si sono invece registrate ben 154 adozioni. «Cerchiamo sempre di tenere la struttura pulita - spiega Mosca - e i cani presenti in buone condizioni. Questo facilita, e non poco, le adozioni stesse. Quando abbiamo preso in gestione il canile di Cossato, nel maggio del 2012, tra qui e Sandigliano c’erano 125 cani ospitati. Oggi a Cossato siamo scesi a 50. Negli anni siamo riusciti a far adottare 640 esemplari». Numeri altissimi che raccontano meglio di mille parole l’operato all’interno del canile consortile. «Molte famiglie che cercano un cane, tra l’altro - aggiunge Mosca - provengono da fuori Biellese. Consultano il nostro sito, sempre aggiornato, e vengono a vedere di persona il cane». Una vetrina virtuale che si trasforma poi in reale. «Quando diamo un cane - sottolinea la vice Simona Vialardi - è previsto un periodo di affido di due mesi. In questo periodo possiamo verificare le condizioni in cui vive il cane e i futuri proprietari possono capire se sono in grado di gestirlo al meglio». Meno cani sono presenti in canile e più si riducono i costi per la collettività. «Per l’intera gestione della struttura - precisa Mosca - abbiamo un tetto di spesa massimo di 150mila euro annui. Va da sè che meno ospiti abbiamo e meno i Comuni pagano per il servizio».
Enzo Panelli
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