“Campagna Fundraising Cestovia? La paghiamo coi cestelli rottamati”
«Sono consapevoli i donatori biellesi che ogni 1.000 euro di donazioni raccolte circa 100 euro vengono pagati dalla Fondazione Funivie di Oropa al professionista Marco Cassisa sulla scorta del contratto stipulato? I volontari che da giorni si prodigano per questo nobile scopo impegnando tempo e fatica lo sanno che invece il professionista che si occupa della campagna di fundraising per il restauro della cestovia del Camino gode del loro lavoro?». L’attacco frontale dei capigruppo di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro e di Lega Nord Giacomo Moscarola è verso il vertice della Fondazione, ma indirettamente verso il sindaco Marco Cavicchioli e le scelte dei collaboratori effettuate. Dopo la pubblicazione di un servizio su “Eco di Biella” stamane, la presa di posizione ha generato vivaci commenti sui Social. E’ di pochi minuti fa la replica del presidente delle Funivie Oropa spa Andrea Pollono che pubblichiamo integralmente:
“Pochi anni fa, durante i lavori eseguiti sulla cestovia dalla precedente amministrazione, i cestelli furono regolarmente adagiati a terra. Purtroppo trascorrendo l'intero inverno sotto la pressione della neve, molto abbondante quell’anno, alcuni di loro (circa 13) hanno subito danni irreparabili tanto da essere destinati alla rottamazione. Allo stesso tempo il presidente Gianni D’Adamo ebbe un'ottima idea: promuovere la campagna "Adotta una cesta" al costo di 2mila euro per ciascun cestello adottato. L'idea mi è sembrata geniale fin dall'inizio e ho pensato di unire le due cose e imitare il mitico Re Mida: trasformare un rottame (valore commerciale come ferro vecchio circa 60 euro a cestello) in un potenziale gadget per il finanziamento, in grado di generare una incredibile plusvalenza. Mi sono messo alla ricerca di quattro super-supporter della Fondazione Funivie Oropa (in tutta onestà fino ad ora ne ho trovati solo tre) e ho chiesto a ciascuno di loro la disponibilità di acquistare per 3mila euro più Iva (totale 9mila euro più Iva) un cestello da rottamare, per trasformarlo in un bellissimo ed unico oggetto di arredamento del proprio giardino aziendale, a testimonianza del proprio prezioso sostegno per la Fondazione Funivie Oropa. All'atto della proposta di acquisto ho chiarito espressamente che i proventi sarebbero stati utilizzati esclusivamente per finanziare la campagna di raccolta fondi #restauriAMOlacestovia al fine di rendere totalmente intoccabili i soldi raccolti tra i donatori (una clausola riportata sul contratto). In questo modo è il loro denaro che finanzia consulenze, materiale e dettagli tecnici della campagna di fundraising e non quello dei donatori che stanno accogliendo il nostro appello. I tre imprenditori, che ho citato e ringraziato in occasione della conferenza stampa videoregistrata su Facebook, hanno accolto a braccia aperte la proposta e io li ringrazio perché, grazie a loro, tre rottami si sono trasformati in oro e splenderanno tra le aziende biellesi con il grande orgoglio di aver finanziato una raccolta fondi unica e vincente. Sembra una storia romantica, ma è una realtà che racconto con orgoglio e serenità perché basata totalmente sull'onesta morale e materiale. Ed è una scelta condivisa da tutto il consiglio di amministrazione, sia dai componenti di nomina più recente sia da quelli che conoscono l'attività da più tempo, e conosciuta dal consiglio comunale, che ha ricevuto tutti i chiarimenti sulla campagna di fundraising nel corso di una commissione consiliare. Anche per questo sono rimasto molto deluso dell'attacco comparso oggi sui media. Tra le firme del documento, riconosco quella del consigliere comunale Giacomo Moscarola che dovrebbe conoscere meglio di altri la situazione di Funivie Oropa non solo per il suo ruolo passato di assessore alla montagna ma anche per aver lavorato alle funivie come dipendente stagionale nell'estate del 2007. Inoltre leggo di ritardi nella consegna dei documenti richiesti, mentre il consigliere comunale Andrea Delmastro ha ricevuto risposta 55 minuti dopo la richiesta il consigliere comunale Giacomo Moscarola 44 ore dopo la richiesta solo perché lunedì e martedì le Funivie erano chiuse per riposo settimanale. È pur vero che il consigliere comunale Moscarola, con cui peraltro ho avuto una lunga conversazione che pensavo avesse chiarito ulteriormente i termini della questione, chiese tali documenti 15 giorni fa ma all'indirizzo sbagliato (ufficio affari generali del Comune di Biella). Ma noi siamo una fondazione privata, non il Comune. Sarebbe più o meno come rivolgersi a palazzo Oropa per prenotare una prestazione sanitaria alla Fondazione Tempia… Veniamo al punto: la scelta di Marco Cassisa per guidare la campagna di fundraising. Innanzitutto sarebbe stolto pensare che per un simile lavoro non sia necessario il contributo di un professionista. Se ne avvalgono le Onlus dai bilanci multimilionari, che grazie anche ai fundraisers possono raggiungere i loro obiettivi. Anche noi vogliamo raggiungere il nostro con l’aiuto di chi conosce la materia. Perché Cassisa? Perché è il più economico, il più disponibile al rischio di essere pagato solo sulla disponibilità di cassa (ovvero “rottami di re Mida” da vendere), il più elastico ad accettare le nostre proposte, ha il curriculum più convincente, è l'unico biellese. Stesse motivazioni per Banca Sella. Alla fine spero che tanti biellesi si cimentino in questo tipo di professione al fine di poter reclutare nuove forze per le prossime imprese.
Ringrazio per l'attenzione ma ora torno a darmi da fare (gratuitamente e senza alcun gettone di presenza) per le Funivie perché, se non si fosse capito in questi ultimi 12 mesi, alla Fondazione Funivie Oropa si è scelto di lavorare molto e parlare poco».
«Sono consapevoli i donatori biellesi che ogni 1.000 euro di donazioni raccolte circa 100 euro vengono pagati dalla Fondazione Funivie di Oropa al professionista Marco Cassisa sulla scorta del contratto stipulato? I volontari che da giorni si prodigano per questo nobile scopo impegnando tempo e fatica lo sanno che invece il professionista che si occupa della campagna di fundraising per il restauro della cestovia del Camino gode del loro lavoro?». L’attacco frontale dei capigruppo di Fratelli d’Italia Andrea Delmastro e di Lega Nord Giacomo Moscarola è verso il vertice della Fondazione, ma indirettamente verso il sindaco Marco Cavicchioli e le scelte dei collaboratori effettuate. Dopo la pubblicazione di un servizio su “Eco di Biella” stamane, la presa di posizione ha generato vivaci commenti sui Social. E’ di pochi minuti fa la replica del presidente delle Funivie Oropa spa Andrea Pollono che pubblichiamo integralmente:
“Pochi anni fa, durante i lavori eseguiti sulla cestovia dalla precedente amministrazione, i cestelli furono regolarmente adagiati a terra. Purtroppo trascorrendo l'intero inverno sotto la pressione della neve, molto abbondante quell’anno, alcuni di loro (circa 13) hanno subito danni irreparabili tanto da essere destinati alla rottamazione. Allo stesso tempo il presidente Gianni D’Adamo ebbe un'ottima idea: promuovere la campagna "Adotta una cesta" al costo di 2mila euro per ciascun cestello adottato. L'idea mi è sembrata geniale fin dall'inizio e ho pensato di unire le due cose e imitare il mitico Re Mida: trasformare un rottame (valore commerciale come ferro vecchio circa 60 euro a cestello) in un potenziale gadget per il finanziamento, in grado di generare una incredibile plusvalenza. Mi sono messo alla ricerca di quattro super-supporter della Fondazione Funivie Oropa (in tutta onestà fino ad ora ne ho trovati solo tre) e ho chiesto a ciascuno di loro la disponibilità di acquistare per 3mila euro più Iva (totale 9mila euro più Iva) un cestello da rottamare, per trasformarlo in un bellissimo ed unico oggetto di arredamento del proprio giardino aziendale, a testimonianza del proprio prezioso sostegno per la Fondazione Funivie Oropa. All'atto della proposta di acquisto ho chiarito espressamente che i proventi sarebbero stati utilizzati esclusivamente per finanziare la campagna di raccolta fondi #restauriAMOlacestovia al fine di rendere totalmente intoccabili i soldi raccolti tra i donatori (una clausola riportata sul contratto). In questo modo è il loro denaro che finanzia consulenze, materiale e dettagli tecnici della campagna di fundraising e non quello dei donatori che stanno accogliendo il nostro appello. I tre imprenditori, che ho citato e ringraziato in occasione della conferenza stampa videoregistrata su Facebook, hanno accolto a braccia aperte la proposta e io li ringrazio perché, grazie a loro, tre rottami si sono trasformati in oro e splenderanno tra le aziende biellesi con il grande orgoglio di aver finanziato una raccolta fondi unica e vincente. Sembra una storia romantica, ma è una realtà che racconto con orgoglio e serenità perché basata totalmente sull'onesta morale e materiale. Ed è una scelta condivisa da tutto il consiglio di amministrazione, sia dai componenti di nomina più recente sia da quelli che conoscono l'attività da più tempo, e conosciuta dal consiglio comunale, che ha ricevuto tutti i chiarimenti sulla campagna di fundraising nel corso di una commissione consiliare. Anche per questo sono rimasto molto deluso dell'attacco comparso oggi sui media. Tra le firme del documento, riconosco quella del consigliere comunale Giacomo Moscarola che dovrebbe conoscere meglio di altri la situazione di Funivie Oropa non solo per il suo ruolo passato di assessore alla montagna ma anche per aver lavorato alle funivie come dipendente stagionale nell'estate del 2007. Inoltre leggo di ritardi nella consegna dei documenti richiesti, mentre il consigliere comunale Andrea Delmastro ha ricevuto risposta 55 minuti dopo la richiesta il consigliere comunale Giacomo Moscarola 44 ore dopo la richiesta solo perché lunedì e martedì le Funivie erano chiuse per riposo settimanale. È pur vero che il consigliere comunale Moscarola, con cui peraltro ho avuto una lunga conversazione che pensavo avesse chiarito ulteriormente i termini della questione, chiese tali documenti 15 giorni fa ma all'indirizzo sbagliato (ufficio affari generali del Comune di Biella). Ma noi siamo una fondazione privata, non il Comune. Sarebbe più o meno come rivolgersi a palazzo Oropa per prenotare una prestazione sanitaria alla Fondazione Tempia… Veniamo al punto: la scelta di Marco Cassisa per guidare la campagna di fundraising. Innanzitutto sarebbe stolto pensare che per un simile lavoro non sia necessario il contributo di un professionista. Se ne avvalgono le Onlus dai bilanci multimilionari, che grazie anche ai fundraisers possono raggiungere i loro obiettivi. Anche noi vogliamo raggiungere il nostro con l’aiuto di chi conosce la materia. Perché Cassisa? Perché è il più economico, il più disponibile al rischio di essere pagato solo sulla disponibilità di cassa (ovvero “rottami di re Mida” da vendere), il più elastico ad accettare le nostre proposte, ha il curriculum più convincente, è l'unico biellese. Stesse motivazioni per Banca Sella. Alla fine spero che tanti biellesi si cimentino in questo tipo di professione al fine di poter reclutare nuove forze per le prossime imprese.
Ringrazio per l'attenzione ma ora torno a darmi da fare (gratuitamente e senza alcun gettone di presenza) per le Funivie perché, se non si fosse capito in questi ultimi 12 mesi, alla Fondazione Funivie Oropa si è scelto di lavorare molto e parlare poco».