Ponderano e il "caso multe"

Ponderano e il "caso multe"
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(5 nov) Il dato ha dell’incredibile e fotografa una situazione per nulla locale. Dopo le telecamere ai semafori di qualche anno fa, infatti, che a Gaglianico misero in luce migliaia di infrazioni al codice della strada, sono bastati anche in paese alcuni controlli per mettere in evidenza una serie incredibile di irregolarità e di comportamenti maleducati o incivili. Protagonisti alcuni residenti, ma non solo. Il dato ha dell’incredibile e fotografa una situazione per nulla locale. Dopo le telecamere ai semafori di qualche anno fa, infatti, che a Gaglianico misero in luce migliaia di infrazioni al codice della strada, sono bastati anche in paese alcuni controlli per mettere in evidenza una serie incredibile di irregolarità e di comportamenti maleducati o incivili. Protagonisti alcuni residenti, ma non solo.

Il dato. Nel corso del 2010 l’unico vigile urbano in forza all’ente comunale ha elevato due contravvenzioni. Nel 2011, non ancora concluso, invece, siamo già a quota 559... A fare la differenza, la presenza di un nuovo agente, che ha consentito di effettuare una serie di controlli stradali in giro per le frazioni.

La polemica. Nelle scorse settimane alcuni cittadini si sono quindi sentiti presi di mira dalla polizia locale, hanno coinvolto dei consiglieri di minoranza e sollevato il “caso”. La morale della protesta era: i vigili ci perseguitano e il sindaco vuole fare cassa con i nostri soldi.

La replica. Giovedì mattina i due uomini della polizia municipale e il “primo cittadino” Franco Vallivero hanno quindi organizzato una conferenza stampa, nel corso della quale hanno pianificato punto per punto la loro “vendetta”: contro i giornalisti, contro le forze d’opposizione e contro quegli abitanti che posteggiano l’auto negli spazi adibiti ai disabili (ma non solo). Un’operazione organizzata nei minimi dettagli, con tanto di fotografie, di statistiche e di riproduzioni del testo del codice della strada.

Il punto. Dopo un’ora e fischia di video, di foto, di statistiche e di spiegazioni è emerso un quadro inquietante di piccole e grandi irregolarità da parte di automibilisti e di autotrasportatori che, molte volte, risultano solo d’intralcio alla viabilità, ma spesso rappresentano un vero e proprio motivo di pericolo per la sicurezza stradale.

Il simbolo. Di fronte al tir posteggiato su un marciapiede di via Mazzini, che oscura la visuale ai mezzi d’entrambi i sensi di marcia, nessuno ha avuto dubbi su chi avesse vinto la partita del “caso multe”: il sindaco Franco Vallivero, che con fare sornione s’è infatti goduto l’incontro con la stampa dal primo all’ultimo minuto.
La spiegazione. «Prima dell’encomiabile lavoro dei vigili, c’è stata una fase di prevenzione, con incontri e spiegazioni - ha detto Vallivero -. Successivamente ci sono stati i pattugliamenti e le rilevazioni delle infrazioni. Infrazioni che sono spesso le stesse e compiute sempre dai soliti protagonisti. Persone che erano state avvisate oralmente sul fatto che certi posteggi, alcune manovre e altro fossero irregolari. Dopodiché di fronte all’evidenza i vigili hanno fatto il loro lavoro nell’interesse della comunità. Per altro i dati sono ingannevoli. Le “multe” sono molte, ma i residenti coinvolti pochi. Il quadro generale degli abitanti di Ponderano non desta alcuna preoccupazione». «Certo ci sono persone che hanno preso cinque volte in un mese un verbale per divieto di sosta, avendo posteggiato irregolarmente sempre nello stesso spazio» gli ha fatto eco il vice-commissario Ruggero Barberis.

Via Mazzini. Uno dei punti caldi della questione è la centrale via Mazzini, con i suoi bar. Alcuni frequentatori sono infatti soliti posteggiare lungo la strada, anziché utilizzare i luoghi pubblici deputati. Da qui una serie di “foglietti rosa” e successive “buste verdi” (quelle degli atti giudiziari) che hanno infiammato gli animi del paese. «Non siamo obbligati a scattare le fotografie - ha spiegato l’ispettore-capo Luca Costa -. Lo facciamo come tutela rispetto a possibili ricorsi. Dopodiché spesso le mostriamo agli automobilisti, i quali quasi sempre di fronte all’evidenza borbottano qualcosa e poi abbandonano il campo. Queste persone vengono in sede a protestare, in qualche caso, in buona fede, perché pur titolari dell’auto, quando è stata rilevata l’infrazione, non erano loro al volante, ma loro parenti o familiari».

L’oppositrice. Era presente all’incontro il consigliere di minoranza Elena Chiorino. Che ha dichiarato: «Sono sempre dalla parte della legge e del senso civico. Ho ascoltato quanto detto dal sindaco, rilevando alcune contraddizioni rispetto alle dichiarazioni fatte ai giornali. Pazienza. Ricevo segnalazioni da diversi residenti, che mi impegno a verificare».

Disabili. Colpo ad effetto dell’incontro dell’altro giorno, la testimonianza del consigliere di maggioranza Daniele Pigato (disabile), che ha commentato alcune foto in cui automobilisti posteggiano negli spazi riservati a persone svantaggiate o su marciapiedi. «Io lì non potrei passare...» ha detto con simpatia e intelligenza. «Di fronte ai diritti delle persone più deboli, noi non abbiamo dubbi da che parte stare - ha aggiunto Vallivero, trionfalmente -. Volessimo fare cassa, metteremmo un paio di telecamere ai semafori nei pressi del centro commerciale “gli Orsi”. Allora sì che ne vedremmo delle belle». Già. Viste le polemiche infinite e le conseguenze politiche del “caso Gaglianico”, però, quale amministratore pubblico andrebbe a sfidare le ire degli automobilisti/elettori? Nella foto un tir sul marciapiede di via Mazzini

5 novembre 2011

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