Calunnie ai politici del Pdl, chiesto il giudizio immediato
(27 GEN) Per il caso delle calunnie ai politici del Pdl, la giustizia, quantomeno quella inquirente, è stata rapidissima. La Procura ha infatti chiesto il processo con giudizio immediato nei confronti di Massimiliano Clerico, 35 anni, di Occhieppo Inferiore, principale indagato dell’inchiesta che vede tra le parti offese politici di rilievo del Pdl biellese quali l’assessore provinciale Piergiorgio Fava, il sindaco di Vigliano, Luca Sangalli, e l’ex consigliere comunale di Biella, Francesco Rossi, tutti tirati in ballo con accuse fasulle al solo fine - secondo l’accusa - di danneggiare la loro immagine politica.
TUTTI I PARTICOLARI SU ECO DI BIELLA IN EDICOLA OGGI (27 GEN) Per il caso delle calunnie ai politici del Pdl, la giustizia, quantomeno quella inquirente, è stata rapidissima. La Procura ha infatti chiesto il processo con giudizio immediato nei confronti di Massimiliano Clerico, 35 anni, di Occhieppo Inferiore, principale indagato dell’inchiesta che vede tra le parti offese politici di rilievo del Pdl biellese quali l’assessore provinciale Piergiorgio Fava, il sindaco di Vigliano, Luca Sangalli, e l’ex consigliere comunale di Biella, Francesco Rossi, tutti tirati in ballo con accuse fasulle al solo fine - secondo l’accusa - di danneggiare la loro immagine politica.
Se il pubblico ministero ha trasmesso al gip la richiesta di giudizio immediato, significa che le indagini condotte dai carabinieri che lavorano in Procura, coordinati dal maresciallo Tindaro Gullo, sono state davvero rapide: massimo novanta giorni dall’iscrizione della notizia di reato nell’apposito registro alla loro chiusura. Il giudice dovrà ora decidere se accogliere la richiesta oppure rigettarla. Imputati con Clerico (difeso dagli avvocati Conz e Maimone) vi sono anche la madre, Mariangela De Lorenzi, e il suo ex dipendente, Cesare Rolando, 43 anni, di Biella (avvocato Andrea Ventura), che non avrebbe scritto le lettere ma, a suo dire e secondo la tesi della stessa accusa, sarebbe stato costretto da Clerico a firmarne una parte e a inviarle via fax a giornali e diretti interessati.
Intanto, nei giorni corsi, lo stesso Rolando ha iniziato a presentare denunce a raffica nei confronti di Clerico accusandolo d’avergli sottratto numerosi assegni, alcuni compilati per intero, firma fasulla compresa, altri messi all’incasso senza la sua autorizzazione.
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27 gennaio 2011