Callabiana, il presepe dell'amicizia
Gino Vercellotti e Giampaolo Gibello sono amici da una vita. «Praticamente l’ho visto nascere», dice Gino, che ha qualche anno in più dell’amico («sono vecchio, io, ma, per favore, niente età sul giornale...»).Macellaio ora in pensione Gino (lavorava a Vigliano), geometra tuttora in attività Giampaolo, da quattordici anni i due “compaesani” allestiscono il presepe meccanico di frazione Nelva, a Callabiana. Un’opera work in progress che occupa una superficie di 80 metri quadrati e che è in continua evoluzione, con oltre duecento statue, la metà delle quali in movimento.
Le novità. Quest’anno i due “presepisti Doc” (dove l’acronimo sta ad indicare, come dicono loro, «Denominazione di Origine Callabianese») hanno introdotto nel loro presepe alcune nuove statuine: una mamma che spinge il bimbo sull’altalena, un pastore che distribuisce il cibo alle mucche, un contadino che raccoglie il grano (il tutto rigorosamente in movimento) e, infine, il ristorante di Callabiana Erbavoglio (rigorosamente in scala). «Questo continuo rinnovamento - spiega Gino Vercellotti - permette, anche a chi c’è già stato, di tornare a visitare il presepe, ma, soprattutto, offre l’opportunità di trasmettere alle nuove generazioni i valori della tradizione cristiana».
L’origine. Per conoscere le origini del presepe meccanico di Callabiana bisogna tornare indietro di quattordici anni. «Tutto cominciò aiutando Giampaolo a costruire un piccolo presepio per suo figlio - ricorda Gino Vercellotti -. Dopo qualche giorno trovammo accanto al presepio alcune offerte che utilizzammo per la sistemazione del tetto della chiesetta. E da lì iniziammo ad arricchire la Sacra Rappresentazione raccogliendo offerte spontanee, che nel corso degli anni ci hanno permesso di provvedere al restauro e alla manutenzione della chiesetta di San Carlo»Il presepe sarà visitabile fino al 29 gennaio 2013 nei seguenti orari: giorni feriali dalle 14.30 alle 18; prefestivi e festivi dalle 11 alle 18.
Lara Bertolazzi