Calcoli, a Biella arriva la chirurgia mininvasiva

Calcoli, a Biella arriva la chirurgia mininvasiva
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BIELLA - Rimuovere i calcoli renali in modo sempre più mini invasivo. La struttura complessa di urologia dell’ospedale di Biella implementa la sua offerta assistenziale anche su questo fronte. Dopo l’approccio mini invasivo per le neoplasie urologiche, la chirurgia minimal viene adesso utilizzata anche per il trattamento dei calcoli. Nei giorni scorsi cinque pazienti hanno potuto beneficiare di due diverse tecniche, fino a questo momento mai utilizzate a Biella.

In particolare in due casi di calcolosi renale di grandi dimensioni, è stato sfruttato un approccio misto chiamato Ecirs (endoscopic combined intrarenal surgery). L’acronimo sintetizza una metodica, utilizzata in pochissimi centri in Italia, che permette di rimuovere i calcoli renali, anche molto grossi, in modo combinato: attraverso un piccolo foro cutaneo sul fianco e in endoscopia attraverso le vie urinarie. Negli altri tre pazienti è stato invece scelta interamente la pratica endoscopica, con l’ausilio di strumenti flessibili e miniaturizzati e un laser di ultima generazione. Tutti i pazienti sono stati dimessi nei tempi previsti e hanno avuto un decorso post operatorio regolare.

La calcolosi urinaria è una patologia molto diffusa nei paesi occidentali; è stimato che circa l'8% della popolazione almeno una volta nella vita possa formare un calcolo o avere una colica renale, circa il 20% delle visite urologiche vengono eseguite per problemi annessi alla calcolosi urinaria. Tecniche, quelle adottate in queste circostanze, che Stefano Zaramella, neo direttore della struttura complessa di urologia, conosce bene perché utilizzate con continuità all’ospedale di Novara dove come referente per il trattamento della calcolosi ha eseguito le procedure più complesse sia per via percutanea che per via endoscopica, per un totale di circa 400 interventi per calcolosi. L' avvio di un programma di chirurgia mininvasiva nell'ambito delle calcolosi urinaria si affianca a quello già avviato del trattamento laparoscopico dei tumori in ambito urologico. Un percorso di implementazione che nei prossimi mesi sarà completato anche con l'avvio del trattamento laser dell'ipertrofia prostatica benigna. Un ventaglio di opportunità, dunque, che continua ad ampliarsi, strutturato per offrire ai pazienti biellesi le tecniche più moderne oggi a disposizione, ponendo l'ospedale di Biella tra i centri urologici di eccellenza in Italia.

BIELLA - Rimuovere i calcoli renali in modo sempre più mini invasivo. La struttura complessa di urologia dell’ospedale di Biella implementa la sua offerta assistenziale anche su questo fronte. Dopo l’approccio mini invasivo per le neoplasie urologiche, la chirurgia minimal viene adesso utilizzata anche per il trattamento dei calcoli. Nei giorni scorsi cinque pazienti hanno potuto beneficiare di due diverse tecniche, fino a questo momento mai utilizzate a Biella.

In particolare in due casi di calcolosi renale di grandi dimensioni, è stato sfruttato un approccio misto chiamato Ecirs (endoscopic combined intrarenal surgery). L’acronimo sintetizza una metodica, utilizzata in pochissimi centri in Italia, che permette di rimuovere i calcoli renali, anche molto grossi, in modo combinato: attraverso un piccolo foro cutaneo sul fianco e in endoscopia attraverso le vie urinarie. Negli altri tre pazienti è stato invece scelta interamente la pratica endoscopica, con l’ausilio di strumenti flessibili e miniaturizzati e un laser di ultima generazione. Tutti i pazienti sono stati dimessi nei tempi previsti e hanno avuto un decorso post operatorio regolare.

La calcolosi urinaria è una patologia molto diffusa nei paesi occidentali; è stimato che circa l'8% della popolazione almeno una volta nella vita possa formare un calcolo o avere una colica renale, circa il 20% delle visite urologiche vengono eseguite per problemi annessi alla calcolosi urinaria. Tecniche, quelle adottate in queste circostanze, che Stefano Zaramella, neo direttore della struttura complessa di urologia, conosce bene perché utilizzate con continuità all’ospedale di Novara dove come referente per il trattamento della calcolosi ha eseguito le procedure più complesse sia per via percutanea che per via endoscopica, per un totale di circa 400 interventi per calcolosi. L' avvio di un programma di chirurgia mininvasiva nell'ambito delle calcolosi urinaria si affianca a quello già avviato del trattamento laparoscopico dei tumori in ambito urologico. Un percorso di implementazione che nei prossimi mesi sarà completato anche con l'avvio del trattamento laser dell'ipertrofia prostatica benigna. Un ventaglio di opportunità, dunque, che continua ad ampliarsi, strutturato per offrire ai pazienti biellesi le tecniche più moderne oggi a disposizione, ponendo l'ospedale di Biella tra i centri urologici di eccellenza in Italia.

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