Primo giorno di caccia, muore nel Cervo
(21 set) Doveva essere l’inizio di una nuova stagione di caccia. L’ennesima di una vita, negli stessi luoghi e con gli amici di sempre. E invece per Emilio Pozzobon, pensionato cossatese di 67 anni, la prima domenica della stagione venatoria si è conclusa in tragedia. Nel pomeriggio di ieri, mentre era impegnato in una battuta nei pressi del Cervo, l’uomo è morto per un infarto che lo ha colpito mentre camminava nel torrente. A soccorrerlo sono stati i compagni cacciatori: «Ho cercato di tenerlo su finché ho potuto... - racconta uno di loro -. Poi non ce l’ho più fatta». Doveva essere l’inizio di una nuova stagione di caccia. L’ennesima di una vita, negli stessi luoghi e con gli amici di sempre. E invece per Emilio Pozzobon, pensionato cossatese di 67 anni, la prima domenica della stagione venatoria si è conclusa in tragedia. Nel pomeriggio di ieri, mentre era impegnato in una battuta nei pressi del Cervo, l’uomo è morto per un infarto che lo ha colpito mentre camminava nel torrente. A soccorrerlo sono stati i compagni cacciatori: «Ho cercato di tenerlo su finché ho potuto... - racconta uno di loro -. Poi non ce l’ho più fatta».
La tragedia è avvenuta poco dopo le 14, nei pressi del campo di volo di Cerreto in frazione Ciole. «Siamo stati qui poco - racconta il cossatese Giuseppe Vellati, compagno di battuta con il padre Adriano, cugino di primo grado di Pozzobon, e con Pietro Prodan, giunto da Varese proprio per inaugurare con gli amici la nuova stagione di caccia -. Avevamo pranzato tutti insieme a casa proprio di Emilio, poi siamo venuti qui. E non è passato molto tempo prima che accadesse la tragedia». «Abbiamo sentito Emilio sparare in direzione di un animale - racconta Prodan -, poi lo abbiamo visto dirigersi verso il greto del torrente. Poco dopo ci sono arrivate le sue grida di aiuto».
A non poter credere all’accaduto è proprio il cugino Adriano, che con Pozzobon ha condiviso un’intera vita da cacciatore: «Questo era il passatempo di sempre - spiega - e questi posti li conoscevamo come le nostre tasche. Mai e poi mai avrei pensato potesse succedere una cosa del genere». Anche a lui è toccato il difficile compito di tentare il tutto per tutto: «Con gli amici mi sono buttato in acqua, ma ho capito quasi subito che per mio cugino non c’era più nulla da fare. L’ho raggiunto, l’ho afferrato e ho cercato di tenerlo su. La forza della corrente però era più forte e alla fine non ce l’ho più fatta», racconta con la voce rotta dal dolore. Poco dopo, sul posto sono giunti i carabinieri della stazione di Vigliano, i vigili del fuoco di Biella, il Soccorso alpino e i medici del 118, intervenuto con l’elisoccorso. Secondo i primi riscontri medici, Pozzobon sembrerebbe morto a causa di un infarto, ma saranno probabilmente necessari altri accertamenti per comprendere cosa sia accaduto. Emilio Pozzobon, sposato, era stato a lungo titolare di un negozio di alimentari a Cossato e viveva in via Vercellotti, alla frazione Paruzza. La sua salma è stata trasportata nell’obitorio cittadino.
21 settembre 2009