Buttavano rifiuti: denunciati
TRIVERO - Hanno tentato di abbandonare un mucchio di cassette per le arance nei pressi della galleria di Crocemosso, ma non ce l’hanno fatta. Notati da alcuni passanti, sono stati fermati dai carabinieri di Valle Mosso, che li hanno denunciati per scarico abusivo di rifiuti. E’ accaduto nei giorni scorsi, sul lato triverese del tunnel, dove ai lati della strada regna solo vegetazione e dove la presenza umana si limita ai soli automobilisti di passaggio. L’ennesimo episodio di malcostume, con un nuovo tentativo di abbandonare sulle strade grandi quantità di immondizia - cosa che sta ormai avvenendo in numerose parti del Biellese -, ha messo alla fine nei guai due uomini, uno di 83 e l’altro di 74 anni, entrambi commercianti ambulanti.
Il problema dell’abbandono indiscriminato di rifiuti continua dunque a rappresentare una piaga per il territorio, nonostante i numerosi tentativi delle amministrazioni comunali di intervenire con massicce opere di pulizia. Se ultimi a ripulire strade e spazi pubblici sono stati i cittadini di Muzzano, con 150 chili di immondizia raccolta, nei giorni scorsi è toccato anche a Massazza, dove sabato scorso un gruppo di volontari, tra i quali anche il sindaco, hanno raccolto i rifiuti abbandonati sul tratto di Strada Trossi che attraversa il paese. Un problema tuttavia di difficile risoluzione, visto che, il giorno dopo l’operazione, sul tratto erano già presenti nuove buste di immondizia.
Ma per tanti casi di indecenza indebellabile, esistono anche storie di Comuni che hanno - se non risolto - alleviato il problema. E’ il caso ad esempio di Quaregna, dove il sindaco Katia Giordani ha intrapreso ormai da tempo un’aspra lotta contro gli incivili. Dopo gli iniziali appelli, l’amministrazione è passata al contrattacco, mettendo in atto misure concrete per evitare gli abbandoni: «Se quest’anno i casi sono fortemente diminuiti lo dobbiamo ai costanti monitoraggi che facciamo come Comune, aprendo letteralmente i cassonetti e ispezionando le aree esterne, e grazie all’attività dell’ispettore Seab con cui è stata perfezionata lo scorso anno una convezione». L’operatore gira materialmente di casa in casa e per le strade del paese tenendo monitorata la situazione dello scarico di rifiuti, grazie anche a controlli a campione. «Misure che sono state estremamente utili per noi - afferma Katia Giordani -, ma che non avrebbero avuto gli stessi effetti se non fossero state accompagnate da una forte presa di coscienza da parte dei cittadini». Ora, dunque, Quaregna può cominciare a respirare, dopo i periodi di abbandoni selvaggi che avevano fatto seguito all’introduzione della nuova tariffa nei centri vicini. «Sul problema l’attenzione resta alta, ma intanto possiamo affrontare anche altre problematiche, come l’introduzione di nuovi metodi di raccolta nei punti in cui, come in via Avogadro, i cassonetti stazionano troppo vicino ad alcune case», chiarisce il sindaco. Il tutto mentre il paese fa registrare sempre un alto tasso di conferimento degli ingombranti (da 2 a 500 chili a settimana): un servizio per il quale - come qualcuno ha temuto - non sono previsti costi differenti rispetto al passato. «L’eventuale tagliando consegnato da Seab in ecocentro - conclude Giordani -, destinato al Comune, ha puri fini statistici».
Veronica Balocco
TRIVERO - Hanno tentato di abbandonare un mucchio di cassette per le arance nei pressi della galleria di Crocemosso, ma non ce l’hanno fatta. Notati da alcuni passanti, sono stati fermati dai carabinieri di Valle Mosso, che li hanno denunciati per scarico abusivo di rifiuti. E’ accaduto nei giorni scorsi, sul lato triverese del tunnel, dove ai lati della strada regna solo vegetazione e dove la presenza umana si limita ai soli automobilisti di passaggio. L’ennesimo episodio di malcostume, con un nuovo tentativo di abbandonare sulle strade grandi quantità di immondizia - cosa che sta ormai avvenendo in numerose parti del Biellese -, ha messo alla fine nei guai due uomini, uno di 83 e l’altro di 74 anni, entrambi commercianti ambulanti.
Il problema dell’abbandono indiscriminato di rifiuti continua dunque a rappresentare una piaga per il territorio, nonostante i numerosi tentativi delle amministrazioni comunali di intervenire con massicce opere di pulizia. Se ultimi a ripulire strade e spazi pubblici sono stati i cittadini di Muzzano, con 150 chili di immondizia raccolta, nei giorni scorsi è toccato anche a Massazza, dove sabato scorso un gruppo di volontari, tra i quali anche il sindaco, hanno raccolto i rifiuti abbandonati sul tratto di Strada Trossi che attraversa il paese. Un problema tuttavia di difficile risoluzione, visto che, il giorno dopo l’operazione, sul tratto erano già presenti nuove buste di immondizia.
Ma per tanti casi di indecenza indebellabile, esistono anche storie di Comuni che hanno - se non risolto - alleviato il problema. E’ il caso ad esempio di Quaregna, dove il sindaco Katia Giordani ha intrapreso ormai da tempo un’aspra lotta contro gli incivili. Dopo gli iniziali appelli, l’amministrazione è passata al contrattacco, mettendo in atto misure concrete per evitare gli abbandoni: «Se quest’anno i casi sono fortemente diminuiti lo dobbiamo ai costanti monitoraggi che facciamo come Comune, aprendo letteralmente i cassonetti e ispezionando le aree esterne, e grazie all’attività dell’ispettore Seab con cui è stata perfezionata lo scorso anno una convezione». L’operatore gira materialmente di casa in casa e per le strade del paese tenendo monitorata la situazione dello scarico di rifiuti, grazie anche a controlli a campione. «Misure che sono state estremamente utili per noi - afferma Katia Giordani -, ma che non avrebbero avuto gli stessi effetti se non fossero state accompagnate da una forte presa di coscienza da parte dei cittadini». Ora, dunque, Quaregna può cominciare a respirare, dopo i periodi di abbandoni selvaggi che avevano fatto seguito all’introduzione della nuova tariffa nei centri vicini. «Sul problema l’attenzione resta alta, ma intanto possiamo affrontare anche altre problematiche, come l’introduzione di nuovi metodi di raccolta nei punti in cui, come in via Avogadro, i cassonetti stazionano troppo vicino ad alcune case», chiarisce il sindaco. Il tutto mentre il paese fa registrare sempre un alto tasso di conferimento degli ingombranti (da 2 a 500 chili a settimana): un servizio per il quale - come qualcuno ha temuto - non sono previsti costi differenti rispetto al passato. «L’eventuale tagliando consegnato da Seab in ecocentro - conclude Giordani -, destinato al Comune, ha puri fini statistici».
Veronica Balocco