Botte al padre per andare al night: cinque annni
Picchiava il padre per ottenere soldi |
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Botte al padre per i soldi del night |
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(16 dic 2008) Cinque anni di reclusione. E’ la condanna inflitta stamattina dal giudice Andrea Antonio Salemme, a Sergio Comunian, 48 anni, di Vigliano, accusato di violenza in famiglia ed estorsione nei confronti del padre di più di 70 anni a cui ne ha fatte passare di tutti i colori. A giugno l’imputato era già stato condannato a cinque anni e mezzo di carcere per le stesse accuse per fatti avvenuti nel periodo compreso tra il 2003 e il 2006. Le violenze, però, sarebbero proseguite fino a pochi giorni prima di quella sentenza, con botte, insulti, minacce del figlio nei confronti del padre. Alla base di tutto vi sarebbero delle richieste di denaro. I soldi, in passato, servivano all’imputato per acquistare droga, negli ultimi mesi per recarsi al night. Per questo, due giorni dopo che il giudice si era pronunciato, Comunian era stato arrestato su richiesta della Procura in seguito all’ennesima denuncia del padre, costretto addirittura ad andarsene di casa per non essere picchiato. Le indagini e l’arresto, erano stati effettuati dai carabinieri di Vigliano e della Sezione di Polizia giudiziaria della Procura, diretti dai marescialli Fabio Delvecchio e Tindaro Gullo. Era stato lo stesso genitore dell’imputato, in aula, durante la drammatica testimonianza che aveva portato alla prima condanna, a raccontare i terribili momenti a cui era di continuo sottoposto. «Sono stato costretto a scappare da casa mia ormai da più di due mesi per paura di essere di nuovo picchiato e di dover essere obbligato ancora una volta a metter mano al portafogli...», aveva raccontato con gli occhi lucidi. Nell’ennesima denuncia, presentata il giorno dopo essere scappato dalla propria abitazione per cercare rifugio da amici, l’uomo aveva raccontato tutto ciò che era successo dal 2006 fino a pochi giorni prima. L’aggressività del figlio non si era mai placata. Le sue richieste di denaro erano proseguite, ogni volta accompagnate da insulti, minacce e botte. I carabinieri della Sezione di Pg, avevano subito risentito l’uomo, erano riusciti a ricostruire nel dettaglio gli innumerevoli episodi di violenza avvenuti negli ultimi due anni, sentendo in proposito anche i vicini di casa e gli assistenti sociali. In alcuni casi il genitore veniva svegliato dal figlio nel cuore della notte e costretto a recarsi allo sportello Bancomat più vicino per prelevare dei contanti, oppure obbligato ad accompagnarlo in auto in più posti per acquistare droga. E se si rifiutava di farlo erano calci e pugni. L’imputato (che nel frattempo si era pure licenziato dal lavoro di operaio) aveva addirittura fatto sparire i due televisori di casa. «Li hanno rubati...», aveva spiegato al padre. I carabinieri avevano invece scoperto che erano stati venduti per ricavarci pochi euro.Il calvario del genitore è finito il 20 giugno scorso quando i carabinieri si sono recati a Vigliano. Sergio Comunian non era a casa. I militari lo hanno trovato mentre stava uscendo da un bar. All’uomo era stata così notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, era stato arrestato e portato in viale dei Tigli (dove si trova tutt’ora). Il padre aveva così potuto tornare a casa.
Valter Caneparo 16 dicembre 2008 |
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