Cavaglià, cavallo contro la crisi

Cavaglià, cavallo contro la crisi
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(20 dic) “Non con la paura ma con il valore”. Questo è il motto che campeggia sotto allo stemma araldico di Cavaglià: un cavallo rampante. Motto riportato e contestualizzato da don Adriano Bregolin sabato mattina, durante la cerimonia di benedizione e scopertura della statua che rappresenta, appunto, lo stemma cavagliese, eretta nella rotonda all’ingresso nord del paese.

Don Bregolin. Il parroco ha saggiamente ricordato come nei momenti di difficoltà comune sia importante fare leva sul valore e sul coraggio, come vada evitato di rifarsi e di guadagnare sulle paure e le pene altrui, come sia necessario pregare per chi lavora ogni giorno per cercare di lenire tali difficoltà.
“Non con la paura ma con il valore”. Questo è il motto che campeggia sotto allo stemma araldico di Cavaglià: un cavallo rampante. Motto riportato e contestualizzato da don Adriano Bregolin sabato mattina, durante la cerimonia di benedizione e scopertura della statua che rappresenta, appunto, lo stemma cavagliese, eretta nella rotonda all’ingresso nord del paese.

Don Bregolin. Il parroco ha saggiamente ricordato come nei momenti di difficoltà comune sia importante fare leva sul valore e sul coraggio, come vada evitato di rifarsi e di guadagnare sulle paure e le pene altrui, come sia necessario pregare per chi lavora ogni giorno per cercare di lenire tali difficoltà.

Iniziativa. Il discorso ha introdotto la scopertura della statua attesa con curiosità nelle scorse settimane da molti cavagliesi. La notizia era ormai nota: un gruppo di cittadini, guidata di Sergio Catto – promotore dell’iniziativa – ha raccolto i fondi necessari per far costruire, importare, e installare un cavallo rampante in bronzo, ora non restava che vedere l’opera finita. E la scopertura della statua, dalla sagoma riconoscibile, ma nascosta agli occhi indiscreti da un telo, ha sortito il suo effetto: un cavallo dal bianco smagliante dà il benvenuto a chi raggiunge il paese, rende visibile e riconoscibile il simbolo di Cavaglià e, perché no, anche l’indole baldanzosa dei suoi cittadini, come si è augurato il sindaco Giancarlo Borsoi. Nella foto sindaco e monumento

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