Blitz antidroga tra Serbia e Italia: in cella anche un biellese

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(16 nov) Oltre 300 uomini della Polizia di Stato sono stati impegnati, dalle prime ore del giorno, in una vasta operazione antidroga, per eseguire oltre cento ordinanze di custodia cautelare in carcere. I provvedimenti restrittivi consentono di disarticolare due reti criminali: una composta da diversi sodalizi operanti tra il Milanese e altre province del Nord Italia, quali Como, Varese, Torino, Biella, Genova. L'altra, di carattere transnazionale, composta per lo più da cittadini serbi, montenegrini e sloveni, i cui vertici, localizzati in Serbia ed in Slovenia, secondo le indagini hanno favorito (avvalendosi di cellule operative in Italia, in altri Paesi Europei ed in alcuni Stati del Sud America) l'approvvigionamento ed il successivo smercio, tra il 2007 ed il 2009, di ingenti quantitativi di cocaina. (16 nov) Oltre 300 uomini della Polizia di Stato sono stati impegnati, dalle prime ore del giorno, in una vasta operazione antidroga, per eseguire oltre cento ordinanze di custodia cautelare in carcere. I provvedimenti restrittivi consentono di disarticolare due reti criminali: una composta da diversi sodalizi operanti tra il Milanese e altre province del Nord Italia, quali Como, Varese, Torino, Biella, Genova. L'altra, di carattere transnazionale, composta per lo più da cittadini serbi, montenegrini e sloveni, i cui vertici, localizzati in Serbia ed in Slovenia, secondo le indagini hanno favorito (avvalendosi di cellule operative in Italia, in altri Paesi Europei ed in alcuni Stati del Sud America) l'approvvigionamento ed il successivo smercio, tra il 2007 ed il 2009, di ingenti quantitativi di cocaina. L'operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Milano e si avvale, secondo quanto riferito dagli investigatori, di un'efficace cooperazione internazionale, durata oltre due anni, realizzata sia sul piano giudiziario con il coordinamento della Direzione distrettuale Antimafia di Milano e l'intervento della Direzione nazionale antimafia, sia a livello operativo con il coordinamento attuato dall' Interpol, dalla Direzione centrale per i Servizi antidroga e dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato.
In particolare, le indagini sulla banda serbo-montenegrina sono state svolte in collaborazione con le polizie di Belgrado e di Lubiana.
Nel Biellese la polizia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Milano a carico di Crljen Srecko, 62 anni cittadino bosniaco residente a Sordevolo ed entrato in Italia nel 1991. Gli agenti lo hanno arrestato nella sua abitazione e accompagnato nel carcere di via dei Tigli.
«L'organizzazione di narcotrafficanti sgominata oggi dopo una lunga e difficilissima indagine costituisce un nuovo canale di approvvigionamento della droga in Italia e a Milano in particolare che si è affiancato a quello tradizionale gestito dalla 'ndrangheta».
Lo ha detto Piero Grasso, Procuratore nazionale Antimafia presente in Questura, a Milano, per illustrare la vasta operazione.
Secondo quanto emerso in conferenza stampa, la 'piazza' di Milano, tradizionale snodo del traffico e dello smercio di stupefacenti in Lombardia e in tutto il Paese non è più una "esclusività della 'ndrangheta'' ma all'organizzazione italiana di stampo mafioso si è affiancata, in una sorta di libero mercato che riesce ad assorbire senza problemi anche nuovi soggetti, l'organizzazione internazionale balcanica «la cui forza era la concorrenzialità dei prezzi e della logistica» cioé la capacità di portare in Italia imponenti quantitativi di cocaina a costi contenuti e assumendosi ogni responsabilità logistica.

16 novembre 2010

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