Biollino denuncia: «Siamo alla follia non possiamo spendere i ‘nostri’ soldi»

Biollino denuncia: «Siamo alla follia non possiamo spendere i ‘nostri’ soldi»
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CANDELO - Ormai i bilanci di previsione invece di essere la vetrina per mostrare dove l’amministrazione intende spendere i soldi per lo sviluppo del paese, sono l’occasione per puntare il dito contro lo Stato che continua a mettere limiti e vincoli finendo per bloccare la possibilità degli investimenti, tanto da far dire al sindaco Mariella Biollino che «era meglio il patto di stabilità».

La clamorosa affermazione è stata fatta nel Consiglio comunale di giovedì scorso «oggi c’è quello che io chiamo la “formula magica” di un’assurdità totale che, in confronto, il patto di stabilità era di una correttezza nettamente superiore. Noi possiamo spendere solo 139.562,80 . Possiamo spendere solo questo, anche se ne avessimo dieci volte tanti. Quello che abbiamo in più resta fermo e non vorrei che un domani la Ragioneria dello Stato se li prenda pure. Una cosa assurda, dalla somma che abbiamo a disposizione, perchè siamo stati bravi e virtuosi, dobbiamo togliere le spese per i mutui, ma anche somme come la donazione che abbaino ricevuto per una borsa di studio o quella per un contenzioso o per un sostentamento, è una follia. Sta diventando sempre più difficile amministrare. Se non ci lasciano spendere nemmeno i soldi che abbiamo come faremo a uscire dalla crisi e creare lavoro?».

Così per gli investimenti nel 2017 l’amministrazione comunale potrà portare avanti il progetto per la sistemazione delle strade di 90 mila euro, poi restano solo circa 50 mila euro da investire per l’impianto di riscaldamento del centro anziani «e poi? - si è chiesta la capogruppo di maggioranza Gabriella Di Lanzo - è una cosa che annichilisce, non può lo Stato pensare di vivere sui virtuosismi dei piccoli Comuni».

Lorena Valla ha illustrato il bilancio di previsione che pareggia sulla cifra di quasi 7 milioni di euro sottolineando come «in due anni lo Stato ha o decurtato i contributi statali per un importo di 600 mila euro. Scontiamo la carenza di personale del Comune, nonostante questo abbiamo diminuito la tassa rifiuti dell’8 per cento e recuperato soldi sugli insoluti».

Sante Tregnago

CANDELO - Ormai i bilanci di previsione invece di essere la vetrina per mostrare dove l’amministrazione intende spendere i soldi per lo sviluppo del paese, sono l’occasione per puntare il dito contro lo Stato che continua a mettere limiti e vincoli finendo per bloccare la possibilità degli investimenti, tanto da far dire al sindaco Mariella Biollino che «era meglio il patto di stabilità».

La clamorosa affermazione è stata fatta nel Consiglio comunale di giovedì scorso «oggi c’è quello che io chiamo la “formula magica” di un’assurdità totale che, in confronto, il patto di stabilità era di una correttezza nettamente superiore. Noi possiamo spendere solo 139.562,80 . Possiamo spendere solo questo, anche se ne avessimo dieci volte tanti. Quello che abbiamo in più resta fermo e non vorrei che un domani la Ragioneria dello Stato se li prenda pure. Una cosa assurda, dalla somma che abbiamo a disposizione, perchè siamo stati bravi e virtuosi, dobbiamo togliere le spese per i mutui, ma anche somme come la donazione che abbaino ricevuto per una borsa di studio o quella per un contenzioso o per un sostentamento, è una follia. Sta diventando sempre più difficile amministrare. Se non ci lasciano spendere nemmeno i soldi che abbiamo come faremo a uscire dalla crisi e creare lavoro?».

Così per gli investimenti nel 2017 l’amministrazione comunale potrà portare avanti il progetto per la sistemazione delle strade di 90 mila euro, poi restano solo circa 50 mila euro da investire per l’impianto di riscaldamento del centro anziani «e poi? - si è chiesta la capogruppo di maggioranza Gabriella Di Lanzo - è una cosa che annichilisce, non può lo Stato pensare di vivere sui virtuosismi dei piccoli Comuni».

Lorena Valla ha illustrato il bilancio di previsione che pareggia sulla cifra di quasi 7 milioni di euro sottolineando come «in due anni lo Stato ha o decurtato i contributi statali per un importo di 600 mila euro. Scontiamo la carenza di personale del Comune, nonostante questo abbiamo diminuito la tassa rifiuti dell’8 per cento e recuperato soldi sugli insoluti».

Sante Tregnago

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