Biella, viaggio nel “budello” di via Ivrea
BIELLA - Meno parcheggi, una rotonda al posto del semaforo, un altro dosso e una pista ciclabile tutta nuova, che gli automobilisti non considerano nemmeno. Sembra proprio non piacere, ai biellesi, il nuovo look di via Ivrea: una delle strade più trafficate della città che, se fino a poche settimane fa era larga e scorrevole, ora somiglia più ad un percorso a ostacoli. Con la nascita della pista ciclabile, che collega Città Studi con piazza Cossato (intervento costato alle casse comunali 218mila euro) lo spazio riservato al traffico veicolare si è ridotto notevolmente. E - terminati i lavori - oggi, chi arriva da Biella e deve andare verso Occhieppo Inferiore e la valle Elvo si trova a dover affrontare lunghe code che, da via Oremo, spesso arrivano quasi a raggiungere quella di nuova costruzione all’incrocio con Corso Pella. Nelle ore di punta, poi, quando i biellesi sono impazienti di tornare a casa, la segnaletica orizzontale che delimita la pista ciclabile non viene proprio presa in considerazione: in quel tratto c’erano due corsie e agli automobilisti nulla importa che ora una parte di carreggiata sia adibita ad uso esclusivo delle biciclette e le due corsie siano diventate una sola. I biellesi “passano sopra” alla pista ciclabile, nel senso letterale del termine. La invadono con le ruote del lato destro della propria auto, oppure la usano le moto come corsia preferenziale.
Shama Ciocchetti
Leggi di più sull'Eco di Biella di lunedì 23 maggio 2016
BIELLA - Meno parcheggi, una rotonda al posto del semaforo, un altro dosso e una pista ciclabile tutta nuova, che gli automobilisti non considerano nemmeno. Sembra proprio non piacere, ai biellesi, il nuovo look di via Ivrea: una delle strade più trafficate della città che, se fino a poche settimane fa era larga e scorrevole, ora somiglia più ad un percorso a ostacoli. Con la nascita della pista ciclabile, che collega Città Studi con piazza Cossato (intervento costato alle casse comunali 218mila euro) lo spazio riservato al traffico veicolare si è ridotto notevolmente. E - terminati i lavori - oggi, chi arriva da Biella e deve andare verso Occhieppo Inferiore e la valle Elvo si trova a dover affrontare lunghe code che, da via Oremo, spesso arrivano quasi a raggiungere quella di nuova costruzione all’incrocio con Corso Pella. Nelle ore di punta, poi, quando i biellesi sono impazienti di tornare a casa, la segnaletica orizzontale che delimita la pista ciclabile non viene proprio presa in considerazione: in quel tratto c’erano due corsie e agli automobilisti nulla importa che ora una parte di carreggiata sia adibita ad uso esclusivo delle biciclette e le due corsie siano diventate una sola. I biellesi “passano sopra” alla pista ciclabile, nel senso letterale del termine. La invadono con le ruote del lato destro della propria auto, oppure la usano le moto come corsia preferenziale.
Shama Ciocchetti
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