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Biella su Forbes: "Uno dei poli lanieri più famosi al mondo"

La rivista è nota per le sue liste e classifiche.

Biella su Forbes: "Uno dei poli lanieri più famosi al mondo"
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Biella alla ribalta nazionale, su Forbes Italia, la famosa

Forbes è una rivista i cui articoli articoli trattano di finanza, industria, investimenti e marketing, oltre che  altri argomenti che hanno a che fare con l'economia, come tecnologia, comunicazione, scienza, politica e legge.

La rivista è nota per le sue liste e classifiche, come per esempio la lista degli statunitensi più ricchi (Forbes 400), delle compagnie più influenti al mondo (Forbes Global 2000), dei miliardari nel mondo e degli Under 30 (Forbes 30 Under 30) che si sono distinti in determinati settori.

Biella su Forbes: "Uno dei poli lanieri più famosi al mondo"

 

Forbes definisce Biella "tra i maggiori poli lanieri al mondo e riferimento assoluto per i tessuti di alta gamma, l’arte della lana, oltre che precoce è  imperitura".

"Città creativa dell’Unesco nel settore Crafts & Folk Art  - si legge nell'articolo a cura di PIera Anna Franini - Biella ha resistito alle varie crisi che hanno contrassegnato il settore del tessile, compresa quella dell’ultimo scorcio del Novecento. Come un’eroina greca è sopravvissuta anche all’alluvione del 1968, che spazzò via tante aziende. È rimasta in sella poiché ha tenuto conto dei nuovi mercati e stili di vita, riorganizzando di volta in volta la produzione, che dagli anni Settanta è passata dall’essere di massa e a basso costo alla nicchia dei filati e tessuti di altissima qualità, privilegiando lane australiane e neozelandesi, cashmere, pelo di cammello, alpaca, vigogna, mohair. Gran parte dei tessuti di pregio utilizzati in tutto il mondo viene da qui".

 

Nell'articolo vengono citate diverse aziende laniere, tra cui Ecofuture "è alla terza generazione ed è rinata cinque anni fa sotto nuove spoglie, imponendosi come unico marchio in Italia di abbigliamento intimo realizzato con tinture completamente naturali", ma anche Reda, attiva dal 1865, si è aperta al mondo dello sport, con tessuti tecnici e performanti in lana merino, sperimentando poi tessuti dove la lana fa tutt’uno con una fibra cellulosica di origine botanica". E ancora  Vitale Barberis Canonico, "giunta al suo 360esimo compleanno: sempre alla ricerca di nuove soluzioni, si è inventata una nuova flanella cardata in pura lana, realizzata al 40% con fibra riciclata, derivata da tessuti di scarto del lanificio".

E poi ancora Piacenza Cashmere, Ermenegildo Zegna, MagnoLab, e tante altre.

Realtà che hanno fatto grande il mondo del tessile locale e nazionale, e grazie alle quali, il nome di Biella, spicca nella rete nazionale e internazionale.

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