Biella Colors’ School, la città invasa dagli studenti (FOTOGALLERY)

Biella Colors’ School, la città invasa dagli studenti (FOTOGALLERY)
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BIELLA - Inutile negarlo: le strombazzate, gli occhi al cielo, gli sbuffi nervosi e qualche lamentela borbottata sottovoce ci sono stati. E, com’era presumibile e naturale, sono critiche espresse soprattutto dagli automobilisti che, ieri - tra le 11.30 e le 12.30 - si sono trovati a circolare lungo uno degli assi del quadrilatero percorso dai quasi 2.500 studenti, impegnati nella corsa e camminata non competitive battezzate “Biella Colors’ School”.
La manifestazione, alla sua edizione zero, ha coinvolto gli allievi dei sei istituti superiori della provincia, che per un’ora e trenta minuti circa hanno “tenuto in scacco” la città dall’alto del loro numero, e a colpi di polveri tinte di rosa, viola, giallo, verde, arancione e blu. Un colore per ciascun istituto, rappresentato non solo dagli studenti ma da una 60ina di insegnanti “controllori” che hanno dato manforte alla Polizia municipale, alla Protezione civile e all’Aib Biella Orso.
Traffico in tilt a parte, per la verità il tempo del passaggio del corteo o delle frange del corteo, l’evento mai sperimentato prima - organizzato da nove ragazzi dell’Iis “E. Bona” (Matteo Nalin, Andrea Perotti, Margherita Tonelli, Camilla Lege, Michelle Bozzonetti, Aurora Lisa D’Amelio, Maria Martina Occhi, Alessio Ferrari e Vanessa Bevilacqua), con la professoressa coordinatrice Silvia De Bianchi e sotto l’egida dell’associazione Biella Sport Promotion di Claudio Piana - non è stato contrassegnato da intoppi, tirano le fila gli organizzatori: «Girava voce che qualcuno volesse introdurre alcolici allo stadio, così abbiamo controllato i partecipanti a uno a uno. Non abbiamo trovato nulla di vietato - dice Claudio Piana - Avevamo predisposto un servizio di controllo rigidamente strutturato, con tanto di security privata, che ha funzionato. Ringraziamo anche tutti i corpi che ci hanno aiutati. Subito dopo, abbiamo provveduto alla pulizia delle strade. Siamo soddisfatti».
Strade che portano ancora qualche traccia del passaggio dei ragazzi, a suon di lanci di colore tra viale Macallè, via Rosselli, via Delleani, via Galimberti e via Macchieraldo. Tracce che hanno strappato brontolii, ma anche sorrisi.

Giovanna Boglietti   

 

BIELLA - Inutile negarlo: le strombazzate, gli occhi al cielo, gli sbuffi nervosi e qualche lamentela borbottata sottovoce ci sono stati. E, com’era presumibile e naturale, sono critiche espresse soprattutto dagli automobilisti che, ieri - tra le 11.30 e le 12.30 - si sono trovati a circolare lungo uno degli assi del quadrilatero percorso dai quasi 2.500 studenti, impegnati nella corsa e camminata non competitive battezzate “Biella Colors’ School”.
La manifestazione, alla sua edizione zero, ha coinvolto gli allievi dei sei istituti superiori della provincia, che per un’ora e trenta minuti circa hanno “tenuto in scacco” la città dall’alto del loro numero, e a colpi di polveri tinte di rosa, viola, giallo, verde, arancione e blu. Un colore per ciascun istituto, rappresentato non solo dagli studenti ma da una 60ina di insegnanti “controllori” che hanno dato manforte alla Polizia municipale, alla Protezione civile e all’Aib Biella Orso.
Traffico in tilt a parte, per la verità il tempo del passaggio del corteo o delle frange del corteo, l’evento mai sperimentato prima - organizzato da nove ragazzi dell’Iis “E. Bona” (Matteo Nalin, Andrea Perotti, Margherita Tonelli, Camilla Lege, Michelle Bozzonetti, Aurora Lisa D’Amelio, Maria Martina Occhi, Alessio Ferrari e Vanessa Bevilacqua), con la professoressa coordinatrice Silvia De Bianchi e sotto l’egida dell’associazione Biella Sport Promotion di Claudio Piana - non è stato contrassegnato da intoppi, tirano le fila gli organizzatori: «Girava voce che qualcuno volesse introdurre alcolici allo stadio, così abbiamo controllato i partecipanti a uno a uno. Non abbiamo trovato nulla di vietato - dice Claudio Piana - Avevamo predisposto un servizio di controllo rigidamente strutturato, con tanto di security privata, che ha funzionato. Ringraziamo anche tutti i corpi che ci hanno aiutati. Subito dopo, abbiamo provveduto alla pulizia delle strade. Siamo soddisfatti».
Strade che portano ancora qualche traccia del passaggio dei ragazzi, a suon di lanci di colore tra viale Macallè, via Rosselli, via Delleani, via Galimberti e via Macchieraldo. Tracce che hanno strappato brontolii, ma anche sorrisi.

Giovanna Boglietti   

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