Biella città per giovani? Così, così...
Giovani in cerca di un lavoro che trovano con difficoltà, giovani precari in bilico, giovani “scoraggiati” che non studiano né lavorano. Eppure ci sono territori in Italia in cui gli under 30 hanno più occasioni e vivono meglio. Come a Genova, che, secondo la classifica stilata dall’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, risulta essere la provincia più “vicina” ai giovani, con un più alto Indice di Vivibilità Giovanile in Italia. Qui gli under 30 vivono meglio, hanno più opportunità a livello lavorativo e più possibilità di trovare facilmente luoghi culturali, di aggregazione e per il tempo libero, oltre agli esercizi commerciali. E, nella classifica delle 10 città più “dinamiche” per i giovani, seguono Rimini, Savona, Milano, Prato, Trieste, Novara, Bergamo, Torino e, al 10° posto, Pistoia. Nelle prime 30 posizioni solo Pescara e Napoli come province del Sud. E Biella tra le province piemontesi si trova dopo Novara e Torino, alla fine della fascia alta, al 36° posto, cosa che, stando al sentiment diffuso, non era nemmeno ipotizzabile.
L’indice - realizzato su dati Registro imprese e Istat aggiornati al 2015 - prende in considerazione più di 20 indicatori che mettono a raffronto parametri economici, demografici e sociali. Tra gli indicatori dell’Indice di Vivibilità Giovanile sono stati presi in considerazione il tasso di occupazione e di disoccupazione giovanile, il dinamismo imprenditoriale dei giovani, la densità territoriale delle imprese con titolare under 30, le imprese guidate da giovani che stanno affrontando momenti di difficoltà, il tasso di imprenditorialità dei giovani stranieri. E sotto il profilo delle tendenze demografiche e sociali è stato indagato il peso della popolazione giovanile e dei servizi alla persona legati ai giovani: dagli impianti sportivi ai locali di ritrovo e di socialità, dai luoghi di cultura, alla rete distributiva.
Nella classifica delle province piemontesi Novara è seguita da Torino (nono posto nella classifica nazionale), Biella (36), Cuneo (50) e Vercelli (57), che segnano le migliori performance a livello generale. Nelle classifiche parziali (vedi grafico) a detenere il primato della competitività giovanile in Piemonte, che tiene conto della capacità di lavoro autonomo e del fare impresa degli under 30, vincono Novara, Torino, Vercelli e Cuneo. Sul fronte del lavoro e dell’occupazione giovanile, Cuneo guida le province piemontesi, al quinto posto in Italia, seguita da Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Vercelli e Novara. Se invece prendiamo in considerazione solo i parametri legati ai servizi alla persona e ai luoghi di ritrovo, è ancora Novara la “capitale” piemontese dell’intrattenimento giovanile, seguita da Biella e Torino.
Roberto Azzoni
Giovani in cerca di un lavoro che trovano con difficoltà, giovani precari in bilico, giovani “scoraggiati” che non studiano né lavorano. Eppure ci sono territori in Italia in cui gli under 30 hanno più occasioni e vivono meglio. Come a Genova, che, secondo la classifica stilata dall’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, risulta essere la provincia più “vicina” ai giovani, con un più alto Indice di Vivibilità Giovanile in Italia. Qui gli under 30 vivono meglio, hanno più opportunità a livello lavorativo e più possibilità di trovare facilmente luoghi culturali, di aggregazione e per il tempo libero, oltre agli esercizi commerciali. E, nella classifica delle 10 città più “dinamiche” per i giovani, seguono Rimini, Savona, Milano, Prato, Trieste, Novara, Bergamo, Torino e, al 10° posto, Pistoia. Nelle prime 30 posizioni solo Pescara e Napoli come province del Sud. E Biella tra le province piemontesi si trova dopo Novara e Torino, alla fine della fascia alta, al 36° posto, cosa che, stando al sentiment diffuso, non era nemmeno ipotizzabile.
L’indice - realizzato su dati Registro imprese e Istat aggiornati al 2015 - prende in considerazione più di 20 indicatori che mettono a raffronto parametri economici, demografici e sociali. Tra gli indicatori dell’Indice di Vivibilità Giovanile sono stati presi in considerazione il tasso di occupazione e di disoccupazione giovanile, il dinamismo imprenditoriale dei giovani, la densità territoriale delle imprese con titolare under 30, le imprese guidate da giovani che stanno affrontando momenti di difficoltà, il tasso di imprenditorialità dei giovani stranieri. E sotto il profilo delle tendenze demografiche e sociali è stato indagato il peso della popolazione giovanile e dei servizi alla persona legati ai giovani: dagli impianti sportivi ai locali di ritrovo e di socialità, dai luoghi di cultura, alla rete distributiva.
Nella classifica delle province piemontesi Novara è seguita da Torino (nono posto nella classifica nazionale), Biella (36), Cuneo (50) e Vercelli (57), che segnano le migliori performance a livello generale. Nelle classifiche parziali (vedi grafico) a detenere il primato della competitività giovanile in Piemonte, che tiene conto della capacità di lavoro autonomo e del fare impresa degli under 30, vincono Novara, Torino, Vercelli e Cuneo. Sul fronte del lavoro e dell’occupazione giovanile, Cuneo guida le province piemontesi, al quinto posto in Italia, seguita da Verbano-Cusio-Ossola, Biella, Vercelli e Novara. Se invece prendiamo in considerazione solo i parametri legati ai servizi alla persona e ai luoghi di ritrovo, è ancora Novara la “capitale” piemontese dell’intrattenimento giovanile, seguita da Biella e Torino.
Roberto Azzoni