Biella al Centro contro Corradino: “Preoccupati per i fondi statali”
Lo sfogo dei rappresentanti di "Lista civica biellese", "Le persone al centro" e "Buongiorno Biella".
Biella al Centro contro Corradino: “Preoccupati per i fondi statali”. I rappresentanti di "Lista civica biellese", "Le persone al centro" e "Buongiorno Biella" attacano il sindaco di Biella.
Biella al Centro contro Corradino
"La risposta garbata del sindaco Corradino e del suo fido assessore Tosi – che hanno inteso replicare al nostro giudizio critico rispetto all’avanzo di bilancio di ben due milioni di euro, già elargiti dal Governo per l’emergenza Covid e non spesi dal Comune di Biella nell’anno finanziario 2020 – non solo non ci soddisfa ma ci preoccupa soprattutto in relazione alla possibilità che tale mancata spesa nell’anno di riferimento possa avere sui futuri trasferimenti statali. I due milioni, secondo noi, potevano dare respiro al bilancio e magari liberare somme provvidenziali per andare incontro all’emergenza SEAB. Ma al di là di questa come di altre nostre idee, che la giunta Corradino ha il sacrosanto diritto di non prendere in considerazione, è connaturato alla nostra identità politica la non rassegnazione e pertanto abbiamo chiesto lumi ad alcuni deputati che a Roma rappresentano il nostro territorio e che, non casualmente sono di centro-destra. Come forza politica di carattere civico, non abbiamo preclusioni ideologiche nel dialogo e nel confronto con chiunque rappresenti a diversi livelli il nostro territorio biellese. Giusto per essere chiari, e considerato il ruolo di vertice rivestito dall’on. Roberto Pella nell’Associazioni Nazionale dei Comini Italiani, siamo ancora più preoccupati quando lo stesso deputato – normalmente al tavolo del Governo con gli Enti Locali – afferma che l’incapacità o la scelta di “risparmiare” i soldi assegnati ad un Comune, in questo caso per il Covid, mette in ombra il Comune stesso nella riassegnazione di fondi nell’anno finanziario successivo … della serie: “Questi non hanno speso, quindi non ne hanno bisogno!”. E’ noto che i bilanci degli enti pubblici devono normalmente chiudersi il 31 dicembre con entrate ed uscite in pareggio e non con avanzi".
Paolo Robazza, Sara Gentile, Pietro Barrasso, Federico Maio,. Donato Gentile e Andrea Foglio Bonda