BIELLA - È una Biella più vecchia e con meno imprese, ma che, tuttavia, ha ricominciato a correre, migliorando le proprie performance soprattutto in termini di export e di tasso di disoccupazione. È la fotografia scattata dal servizio Ricerca Economica della Camera di Commercio di Biella e Vercelli e compendiata nella tradizionale pubblicazione rappresentata da “Economia biellese”, presentata ieri mattina nella sede dell’ente camerale. Ebbene, l’economia biellese del 2016, nonostante le ancora perduranti difficoltà di contesto globale e le oscillazioni settoriali, sembra essere tornata finalmente a ingranare la marcia. «Dai dati - ha detto il presidente di Camera Commercio Biella-Vercelli, Alessandro Ciccioni -, emergono alcune criticità della realtà biellese, comuni alle altre aree del Piemonte, come il calo demografico sia della popolazione sia del numero delle imprese, unitamente a segnali più incoraggianti come la ripresa dell’export, in particolare per i settori tradizionali del territorio, una realtà dove il peso e l’importanza dell’industria fanno della manifattura l’insostituibile motore di traino dell’economia».
E il nuovo corso positivo inaugurato nei primi mesi di quest’anno non è scalfito neppure dall’ultima rilevazione congiunturale previsionale dell’Uib per il terzo trimestre dalla quale sembrerebbe tornare a prevalere il pessimismo su produzione e ordinativi, perché, come ha spiegato ieri mattina il vicepresidente degli industriali biellesi, Emanuele Scribanti «su questi risultati incide la tradizionale cautela del cambio stagione che proprio l’ottimo esito di Milano Unica ha invece già superato».
Giovanni Orso
Leggi di più sull'Eco di Biella di sabato 22 luglio 2017
BIELLA - È una Biella più vecchia e con meno imprese, ma che, tuttavia, ha ricominciato a correre, migliorando le proprie performance soprattutto in termini di export e di tasso di disoccupazione. È la fotografia scattata dal servizio Ricerca Economica della Camera di Commercio di Biella e Vercelli e compendiata nella tradizionale pubblicazione rappresentata da “Economia biellese”, presentata ieri mattina nella sede dell’ente camerale. Ebbene, l’economia biellese del 2016, nonostante le ancora perduranti difficoltà di contesto globale e le oscillazioni settoriali, sembra essere tornata finalmente a ingranare la marcia. «Dai dati - ha detto il presidente di Camera Commercio Biella-Vercelli, Alessandro Ciccioni -, emergono alcune criticità della realtà biellese, comuni alle altre aree del Piemonte, come il calo demografico sia della popolazione sia del numero delle imprese, unitamente a segnali più incoraggianti come la ripresa dell’export, in particolare per i settori tradizionali del territorio, una realtà dove il peso e l’importanza dell’industria fanno della manifattura l’insostituibile motore di traino dell’economia».
E il nuovo corso positivo inaugurato nei primi mesi di quest’anno non è scalfito neppure dall’ultima rilevazione congiunturale previsionale dell’Uib per il terzo trimestre dalla quale sembrerebbe tornare a prevalere il pessimismo su produzione e ordinativi, perché, come ha spiegato ieri mattina il vicepresidente degli industriali biellesi, Emanuele Scribanti «su questi risultati incide la tradizionale cautela del cambio stagione che proprio l’ottimo esito di Milano Unica ha invece già superato».
Giovanni Orso
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