«Bene i controlli, ma no agli sceriffi»

«Bene i controlli, ma no agli sceriffi»
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VIGLIANO BIELLESE - Il progetto dell’amministrazione comunale per creare maggiore sicurezza attraverso la rete  di videosorveglianza, l’installazione di impianti di controllo semaforico, il controllo dei dati dei veicoli e la creazione di un nucleo di polizia tributaria, preoccupa il consigliere di minoranza Filippo Fassina e l’ex assessore Enrico Conchin. Entrambi sono d’accordo che la sicurezza del territorio sia indispensabile ma «non vogliamo assolutamente che diventi un motivo di repressione: ricordiamo i tempi di quando la sinistra governava Vigliano e c’erano gli ausiliari del traffico che facevano multe su multe.  Non vorremmo che Vigliano ridiventi il paese degli sceriffi da cui esci automaticamente con la multa». 

Filippo Fassina aveva presentato un’interpellanza per chiedere la segnalazione e l’illuminazione dei passaggi pedonali, la proposta era stata approvata dal consiglio comunale all’unanimità: «E’ passato più di un anno - afferma - e le strisce sono sempre più sbiadite, non c’è una luce adeguata. La sicurezza  andrebbe prima di tutto salvaguardata con questi interventi: consentendo di attraversare la strada in sicurezza e che l’automobilista abbia la chiara percezione di dove c’è un attraversamento pedonale. La videosorveglianza viene di conseguenza: se metto a posto l’attraversamento pedonale ed è perfettamente segnalato, allora sì che posso mettere una telecamera, in modo che se viene investito un pedone, posso identificare il criminale, questa è l’utilità della videosorveglianza». Non solo «in campagna elettorale avevamo proposto un nuovo modo per creare una rete di sicurezza, dare un contributo comunale agli esercenti e ai privati affinchè installassero un loro sistema privato di videosorveglianza, in questo modo si monitorava meglio tutto il paese».

Sante Tregnago

Leggi di più sull’Eco di Biella di lunedì 14 settembre 2015

VIGLIANO BIELLESE - Il progetto dell’amministrazione comunale per creare maggiore sicurezza attraverso la rete  di videosorveglianza, l’installazione di impianti di controllo semaforico, il controllo dei dati dei veicoli e la creazione di un nucleo di polizia tributaria, preoccupa il consigliere di minoranza Filippo Fassina e l’ex assessore Enrico Conchin. Entrambi sono d’accordo che la sicurezza del territorio sia indispensabile ma «non vogliamo assolutamente che diventi un motivo di repressione: ricordiamo i tempi di quando la sinistra governava Vigliano e c’erano gli ausiliari del traffico che facevano multe su multe.  Non vorremmo che Vigliano ridiventi il paese degli sceriffi da cui esci automaticamente con la multa». 

Filippo Fassina aveva presentato un’interpellanza per chiedere la segnalazione e l’illuminazione dei passaggi pedonali, la proposta era stata approvata dal consiglio comunale all’unanimità: «E’ passato più di un anno - afferma - e le strisce sono sempre più sbiadite, non c’è una luce adeguata. La sicurezza  andrebbe prima di tutto salvaguardata con questi interventi: consentendo di attraversare la strada in sicurezza e che l’automobilista abbia la chiara percezione di dove c’è un attraversamento pedonale. La videosorveglianza viene di conseguenza: se metto a posto l’attraversamento pedonale ed è perfettamente segnalato, allora sì che posso mettere una telecamera, in modo che se viene investito un pedone, posso identificare il criminale, questa è l’utilità della videosorveglianza». Non solo «in campagna elettorale avevamo proposto un nuovo modo per creare una rete di sicurezza, dare un contributo comunale agli esercenti e ai privati affinchè installassero un loro sistema privato di videosorveglianza, in questo modo si monitorava meglio tutto il paese».

Sante Tregnago

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