Banda larga per i comuni in zone montane: il bando

Banda larga per i comuni in zone montane: il bando
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«Nessuno deve rimanere escluso», questa l’opinione di Michele Pianetta e Marco Bussone, vicepresidenti rispettivamente delle associazioni Anci (Associazione nazionale comuni isole minori) e Uncem (Unione nazione comuni comunita? enti montani) in merito al divario digitale. Sono noti i disagi relativi alla connessione wi-fi nei piccoli comuni delle nostre zone alpine ed e? per questo che Infratel Italia (Infrastrutture e telecomunicazioni per l’Italia S.p.A, societa? che opera nel settore delle telecomunicazioni per il Ministero dello sviluppo economico), ha indetto un bando per il Piemonte e per altre nove regioni italiane che prevedera? tra il 2017 e il 2020, solo nella nostra regione, 283 milioni di euro di investimenti per realizzare 5.670 chilometri di banda ultralarga in 1.150 Comuni, raggiungendo 1.358.015 persone e 90.865 abitazioni oltre a 109.869 imprese e pubbliche amministrazioni.

Il bando nazionale si concludera? a fine settembre e da allora le aziende di telecomunicazione selezionate si adopereranno per posare la fibra ottica e le altre strutture digitali senza fili necessarie per la connessione Internet. Le velocita? di navigazione saranno importanti: 30 megabit per tutti e 100 megabit al secondo per pubbliche amministrazioni e imprese. Grazie al sistema “senza fili” potranno essere raggiunte, secondo Istat, le “case sparse” e i borghi alpini piu? isolati, «per renderli piu? “smart”», affermano Anci e Uncem.

«Le nostre associazioni - proseguono - hanno fatto uno sforzo enorme per informare Sindaci e Amministratori di quanto sta avvenendo» e per stare al passo con il progresso tecnologico europeo, che vede i nostri piccoli comuni in svantaggio. Quello che si fara? in questi anni e? un passo importante. Si tratta di una delle piu? grandi operazioni di infrastrutturazione pubblica degli ultimi vent'anni e verranno, comunque, tenute in considerazione le infrastrutture pubbliche gia? realizzate in passato dal piano Wi-Pie (il programma che dal 2004 al 2008 ha realizzato un impianto a banda larga su tutto il territorio piemontese) dalla Regione Piemonte o da Infratel. «Sanita?, accesso ai dati e ai servizi della pubblica amministrazione, collegamenti piu? rapidi tra sedi di Enti locali, trasporti pubblici a chiamata, gestione del rischio e delle politiche ambientali, banche dati in cloud e sicurezza degli atti, sono alcuni dei fronti sui quali lavorare da subito - continuano le due associazioni - per superare il divario digitale».

I comuni biellesi interessati, che vedranno l’inizio dei lavori dopo la primavera prossima, saranno: Bioglio, Candelo, Cerreto Castello, Cerrione, Crevacuore, Donato, Lessona, Mongrando, Netro, Mosso, Mottalciata, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore, Pettinengo, Pollone, Sala Biellese, Sostegno, Valle Mosso, Valle San Nicolao, Verrone e Zubiena.
C.S.

«Nessuno deve rimanere escluso», questa l’opinione di Michele Pianetta e Marco Bussone, vicepresidenti rispettivamente delle associazioni Anci (Associazione nazionale comuni isole minori) e Uncem (Unione nazione comuni comunita? enti montani) in merito al divario digitale. Sono noti i disagi relativi alla connessione wi-fi nei piccoli comuni delle nostre zone alpine ed e? per questo che Infratel Italia (Infrastrutture e telecomunicazioni per l’Italia S.p.A, societa? che opera nel settore delle telecomunicazioni per il Ministero dello sviluppo economico), ha indetto un bando per il Piemonte e per altre nove regioni italiane che prevedera? tra il 2017 e il 2020, solo nella nostra regione, 283 milioni di euro di investimenti per realizzare 5.670 chilometri di banda ultralarga in 1.150 Comuni, raggiungendo 1.358.015 persone e 90.865 abitazioni oltre a 109.869 imprese e pubbliche amministrazioni.

Il bando nazionale si concludera? a fine settembre e da allora le aziende di telecomunicazione selezionate si adopereranno per posare la fibra ottica e le altre strutture digitali senza fili necessarie per la connessione Internet. Le velocita? di navigazione saranno importanti: 30 megabit per tutti e 100 megabit al secondo per pubbliche amministrazioni e imprese. Grazie al sistema “senza fili” potranno essere raggiunte, secondo Istat, le “case sparse” e i borghi alpini piu? isolati, «per renderli piu? “smart”», affermano Anci e Uncem.

«Le nostre associazioni - proseguono - hanno fatto uno sforzo enorme per informare Sindaci e Amministratori di quanto sta avvenendo» e per stare al passo con il progresso tecnologico europeo, che vede i nostri piccoli comuni in svantaggio. Quello che si fara? in questi anni e? un passo importante. Si tratta di una delle piu? grandi operazioni di infrastrutturazione pubblica degli ultimi vent'anni e verranno, comunque, tenute in considerazione le infrastrutture pubbliche gia? realizzate in passato dal piano Wi-Pie (il programma che dal 2004 al 2008 ha realizzato un impianto a banda larga su tutto il territorio piemontese) dalla Regione Piemonte o da Infratel. «Sanita?, accesso ai dati e ai servizi della pubblica amministrazione, collegamenti piu? rapidi tra sedi di Enti locali, trasporti pubblici a chiamata, gestione del rischio e delle politiche ambientali, banche dati in cloud e sicurezza degli atti, sono alcuni dei fronti sui quali lavorare da subito - continuano le due associazioni - per superare il divario digitale».

I comuni biellesi interessati, che vedranno l’inizio dei lavori dopo la primavera prossima, saranno: Bioglio, Candelo, Cerreto Castello, Cerrione, Crevacuore, Donato, Lessona, Mongrando, Netro, Mosso, Mottalciata, Occhieppo Inferiore, Occhieppo Superiore, Pettinengo, Pollone, Sala Biellese, Sostegno, Valle Mosso, Valle San Nicolao, Verrone e Zubiena.
C.S.

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