Ballarò fa arrabbiare il sistema Biella

Ballarò fa arrabbiare il sistema Biella
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La delusione, quando le telecamere di Ballarò si spengono, è il fattore più comune tra chi ha preso parte alla trasmissione di Rai Tre martedì sera. Doveva e poteva essere l’occasione giusta per parlare di tasse locali, di trasferimenti ai Comuni ormai insufficienti, ma anche dei problemi di commercianti, artigiani e mondo della scuola. Così non è stato. A causa dei tempi della diretta e, soprattutto, dell’impostazione scelta dalla produzione per la trasmissione. E’ capitato, così, che dopo una prima comparsata intorno alle 21, con immagini girate a Palazzo Oropa in consiglio comunale (dove si discuteva di bilancio) e una breve dichiarazione del sindaco Marco Cavicchioli, Biella sia stata completamente dimenticata. In studio, intanto, si susseguivano battibecchi tra politici di cui la gente oggi farebbe volentieri a meno. Si è finito così per dimenticare i temi seri, quelli reali, quelli che gli amministratori dei Comuni e i cittadini vivono quotidianamente. 

Solamente intorno alle 23,30 Ballarò è tornato a collegarsi con Biella. Dove una serie di sindaci e diversi rappresentanti di commercianti e artigiani attendevano di dire la loro, di aprire un dibattito. Il primo cittadino di Biella ha spiegato la differenza tra l’amministrare un piccolo Comune e un capoluogo di Provincia. «Che - ha raccontato - ha una piscina olimpionica, musei, biblioteche, trasporti urbani che vengono utilizzati da tutti i biellesi, non solo dagli abitanti della città». Sono intervenuti poi Betty Maffeo, della trattoria Valfré di Oropa, che ha spiegato i disagi legati alla Tari, la tariffa sui rifiuti; Luca Guzzo, della Cna, ha invece sottolineato come «il tax day free a Biella non è fissato per il 23 giugno, ma il 26 agosto», ricordando la difficoltà che fanno le piccole imprese a restare sul mercato proprio a causa della tassazione; la preside Emanuela Verzella che ha parlato del difficile momento della scuola. E i numerosi sindaci presenti? Solamente un contorno, con le loro fasce tricolore. Dovevano parlare, come da accordi con la produzione, ma il microfono l’hanno visto solo col binocolo.  

Insomma, di temi in ballo ce n’erano tanti. Ma quando la discussione è tornata in studio nessun ospite è tornato sugli argomenti trattati. E si è tornati al battibecco. Probabilmente fa più audience ed è più semplice intraprendere questa strada che discutere di temi vicini alla gente... 

Enzo Panelli

Leggi di più sull’Eco di Biella di giovedì 25 giugno 2015

La delusione, quando le telecamere di Ballarò si spengono, è il fattore più comune tra chi ha preso parte alla trasmissione di Rai Tre martedì sera. Doveva e poteva essere l’occasione giusta per parlare di tasse locali, di trasferimenti ai Comuni ormai insufficienti, ma anche dei problemi di commercianti, artigiani e mondo della scuola. Così non è stato. A causa dei tempi della diretta e, soprattutto, dell’impostazione scelta dalla produzione per la trasmissione. E’ capitato, così, che dopo una prima comparsata intorno alle 21, con immagini girate a Palazzo Oropa in consiglio comunale (dove si discuteva di bilancio) e una breve dichiarazione del sindaco Marco Cavicchioli, Biella sia stata completamente dimenticata. In studio, intanto, si susseguivano battibecchi tra politici di cui la gente oggi farebbe volentieri a meno. Si è finito così per dimenticare i temi seri, quelli reali, quelli che gli amministratori dei Comuni e i cittadini vivono quotidianamente. 

Solamente intorno alle 23,30 Ballarò è tornato a collegarsi con Biella. Dove una serie di sindaci e diversi rappresentanti di commercianti e artigiani attendevano di dire la loro, di aprire un dibattito. Il primo cittadino di Biella ha spiegato la differenza tra l’amministrare un piccolo Comune e un capoluogo di Provincia. «Che - ha raccontato - ha una piscina olimpionica, musei, biblioteche, trasporti urbani che vengono utilizzati da tutti i biellesi, non solo dagli abitanti della città». Sono intervenuti poi Betty Maffeo, della trattoria Valfré di Oropa, che ha spiegato i disagi legati alla Tari, la tariffa sui rifiuti; Luca Guzzo, della Cna, ha invece sottolineato come «il tax day free a Biella non è fissato per il 23 giugno, ma il 26 agosto», ricordando la difficoltà che fanno le piccole imprese a restare sul mercato proprio a causa della tassazione; la preside Emanuela Verzella che ha parlato del difficile momento della scuola. E i numerosi sindaci presenti? Solamente un contorno, con le loro fasce tricolore. Dovevano parlare, come da accordi con la produzione, ma il microfono l’hanno visto solo col binocolo.  

Insomma, di temi in ballo ce n’erano tanti. Ma quando la discussione è tornata in studio nessun ospite è tornato sugli argomenti trattati. E si è tornati al battibecco. Probabilmente fa più audience ed è più semplice intraprendere questa strada che discutere di temi vicini alla gente... 

Enzo Panelli

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