Baby ladruncoli rubavano videogiochi
Baby ladruncoli ruvavano dei giochi Sorpresi dal personale di sorveglianza di un iper |
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(29 giu) Sono dei baby ladruncoli con i calzoncini corti, di quelli che non t’aspetti, in grado invece di preparare un piano da grandi per rubare... giochi della play station. C’era il capo, 12 anni, alto come un soldo di cacio ma smaliziato al punto giusto, che ha coordinato l’azione approfittando del fatto che mamma stava facendo la spesa dall’altra parte dell’ipermercato |
Baby ladruncoli |
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Sono dei baby ladruncoli con i calzoncini corti, di quelli che non t’aspetti, in grado invece di preparare un piano da grandi per rubare... giochi della play station. C’era il capo, 12 anni, alto come un soldo di cacio ma smaliziato al punto giusto, che ha coordinato l’azione approfittando del fatto che mamma stava facendo la spesa dall’altra parte dell’ipermercato. E c’erano gli esecutori materiali, quello di 13 anni, pronto ad eseguire senza fiatare. E il più piccino di tutti, di neppure 12 anni. Tutti di buona famiglia. Alla fine, tra giochi che hanno cercato di portare via e e confezioni ridotte a mal partito, i tre baby ladruncoli sono riusciti a provocare un danno di circa 400 euro che dovranno per forza di cose risarcire i genitori se non vorranno essere denunciati e citati in giudizio. Il tentativo di furto di giochi della play station risale a sabato mattina ed è avvenuto tra gli scaffali dell’enorme Ipercoop ospitato al cento commerciale Gli Orsi alle porte di Biella. Anche in questo caso gli uomini della sicurezza interna della Ferdy Investigazioni di Torino hanno operato al meglio in collaborazione con i carabinieri e hanno consentito il recupero della refurtiva. I tre ragazzini hanno rivolto la loro attenzione sostanzialmente alle schede, di dimensioni ridotte, della Nintendo Ds. Dopo averne scartate parecchie, ne hanno infilate una quindicina in un borsellino a tracolla. Si sono quindi diretti alla cassa dove li attendeva la mamma di uno di loro che, nel frattempo aveva concluso la spesa. Appena superate le casse, la donna e i tre ragazzini sono stati fermati dalla guardia giurata della Mek Pol e invitati a recarsi nell’ufficio della direzione dove sono arrivati anche i carabinieri. In un primo momento la donna è apparsa infuriata per essere stata fermata in quel modo. Ma quando i militari hanno invitato il ragazzino a mostrare il contenuto del borsello e sono venute fuori le quindici schede della Nintendo, le ire della mamma hanno subito cambiato indirizzo. 29 giugno 2009 |
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