Autovelox: torto agli automobilisti

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(11 gen) In attesa che vengano depositate in cancelleria le motivazioni delle sentenze d’appello relative alle impugnazioni avverso le decisioni sulle multe generate dai famigerati “T-red” e “Vista-red”, nei giorni scorsi sono state depositate dodici sentenze con le quali il giudice, Eleonora Reggiani, ha riformato le decisioni del Giudice di pace che aveva annullato dei verbali scaturiti in seguito alle rilevazioni degli autovelox piazzati a Zumaglia e a Villanova Biellese. Le sentenze di primo grado erano state impugnate dalle amministrazioni dei due paesi che potranno ora incassare la sanzione. La decisione costerà invece parecchio salato agli automobilisti ricorrenti in quanto, oltre a pagare la contravvenzione, dovranno accollarsi anche i costi di giustizia che il giudice ha fissato in 650 euro a sentenza. (11 gen) In attesa che vengano depositate in cancelleria le motivazioni delle sentenze d’appello relative alle impugnazioni avverso le decisioni sulle multe generate dai famigerati “T-red” e “Vista-red”, nei giorni scorsi sono state depositate dodici sentenze con le quali il giudice, Eleonora Reggiani, ha riformato le decisioni del Giudice di pace che aveva annullato dei verbali scaturiti in seguito alle rilevazioni degli autovelox piazzati a Zumaglia e a Villanova Biellese. Le sentenze di primo grado erano state impugnate dalle amministrazioni dei due paesi che potranno ora incassare la sanzione. La decisione costerà invece parecchio salato agli automobilisti ricorrenti in quanto, oltre a pagare la contravvenzione, dovranno accollarsi anche i costi di giustizia che il giudice ha fissato in 650 euro a sentenza. In primo grado gli automobilisti avevano puntato il dito contro i vigili che effettuavano le rilevazioni con l’autovelox (contestata anche l’omologazione e la taratura) restando ben nascosti con i loro strumenti e senza informare i cittadini del servizio. Il Consigliere regionale Wilmer Ronzani, intanto, prende posizione contro la norma della Finanziaria che, dal 1° gennaio (prima era gratuito), prevede il pagamento di 38 euro in marche da bollo da parte di quei cittadini che avranno intenzione di fare ricorso al Giudice di pace. «E pensare - scrive il rappresentante del Partito democratico - che gli esponenti del centrodestra seguitano a dichiarare che il loro governo non mette le mani nelle tasche degli italiani. E’ vero il contrario come dimostra la nuova norma...». Ronzani prosegue sottolineando: «Se non è una tassa questa! Il risultato di tale decisione sarà che molti cittadini saranno disincentivati a far ricorso al Giudice di pace anche quando avranno subìto una plateale ingiustizia...».

11 gennaio 2010

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