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Auto rubata, amici detective

Altro 03 Agosto 2011 ore 14:20

(3 ago) Una storia che ha dell’incredibile. Primo perché si tratta di un furto d’auto, fenomeno raro nel Biellese. Secondo per le modalità di recupero da parte del proprietario, Luca Pozzato, 26 anni, di Biella, molto conosciuto in città anche per la sua militanza politica (centro-destra, più destra che centro...).

Il racconto. «Giovedì pomeriggio stavo vendendo libri usati al mercatino di Azione studentesca - in via Piave 17, a Biella -. C’erano molte persone in coda. Ho ricevuto una prima telefonata, cui non ho risposto. Poi una seconda. Quindi una terza. Nonostante il tanto lavoro, ad un certo punto ho schiacciato ok, esasperato. Dall’altra parte della linea un mio carissimo amico, che stava andando in vacanza a Riccione, che mi chiede: dov’è la tua auto? Penso subito ad uno scherzo. Gli dico che sto lavorando, con la voglia di interrompere la conversazione. Ma lui insiste. Il tono della voce era serio. Allora butto lì: l’auto è posteggiata, qui di fronte. Sicuro? Insiste, insieme ad altri due amici. Certo, sbuffo. Impossibile... E’ davanti a noi, che sfreccia a tutta velocità. E’ la tua “Polo”, ci sono gli adesivi della mela dell’ “Apple” e della Spagna. Siamo all’altezza di Castelletto Cervo. Di nuovo mi è venuta la tentazione di mandarli tutti a stendere. Poi mi sono detto: e se fosse... Vado a controllare. Se mi prendono in giro, me la pagheranno. Esco in strada e la macchina non c’è. Rimango senza parole». Una storia che ha dell’incredibile. Primo perché si tratta di un furto d’auto, fenomeno raro nel Biellese. Secondo per le modalità di recupero da parte del proprietario, Luca Pozzato, 26 anni, di Biella, molto conosciuto in città anche per la sua militanza politica (centro-destra, più destra che centro...).

Il racconto. «Giovedì pomeriggio stavo vendendo libri usati al mercatino di Azione studentesca - in via Piave 17, a Biella -. C’erano molte persone in coda. Ho ricevuto una prima telefonata, cui non ho risposto. Poi una seconda. Quindi una terza. Nonostante il tanto lavoro, ad un certo punto ho schiacciato ok, esasperato. Dall’altra parte della linea un mio carissimo amico, che stava andando in vacanza a Riccione, che mi chiede: dov’è la tua auto? Penso subito ad uno scherzo. Gli dico che sto lavorando, con la voglia di interrompere la conversazione. Ma lui insiste. Il tono della voce era serio. Allora butto lì: l’auto è posteggiata, qui di fronte. Sicuro? Insiste, insieme ad altri due amici. Certo, sbuffo. Impossibile... E’ davanti a noi, che sfreccia a tutta velocità. E’ la tua “Polo”, ci sono gli adesivi della mela dell’ “Apple” e della Spagna. Siamo all’altezza di Castelletto Cervo. Di nuovo mi è venuta la tentazione di mandarli tutti a stendere. Poi mi sono detto: e se fosse... Vado a controllare. Se mi prendono in giro, me la pagheranno. Esco in strada e la macchina non c’è. Rimango senza parole».

Forze dell’ordine. Il giovane capisce che c’è qualcosa di serio. Ricontatta gli amici. Prende coscienza del furto subìto e immediatamente contatta la Polizia al “113”. Ma la vicenda, ricca di colpi di scena, non finisce qui. In coda per comprare i libri c’era pure un carabiniere, in borghese, che accompagnava la fidanzata. Sentita parte della conversazione, si qualifica. E chiede informazioni da comunicare ai colleghi. All’inseguimento dei ladri, così, in un attimo, ci sono polizia, carabinieri e gli amici di Pozzato, veri “Gps” per le forze dell’ordine. Le manette per ladri, tre, sono scattate a Balocco, dove la polizia stradale novarese ha imposto l’alt. I ladri, che non hanno opposto resistenza all’arresto, hanno procedenti penali.

Da ridere... «L’aspetto positivo è che ero in riserva e che i ladri mi hanno fatto il pieno del serbatoio - dice Pozzato -. L’aspetto negativo è che dovrò pagare oltre 400 euro per il recupero dell’automobile».

3 agosto

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