Atap, un tesoretto da nove milioni

Atap, un tesoretto da nove milioni
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BIELLA - Entro la fine del 2016 la partecipazione della Provincia di Biella all’interno di Atap sarà totalmente, o almeno in larga parte dismessa. Lo sancisce il piano provinciale delle partecipate che è stato recentemente rivisto dal presidente della Provincia, Emanuele Ramella Pralungo, dopo alcune variazioni alle normative e, soprattutto, dopo la creazione dell’Area Vasta che ridefinisce i compiti amministrativi dell’ente.

Il 36 per cento circa delle quote che la Provincia detiene nella società di trasporti biellese e vercellese, secondo la perizia depositata è di circa 9 milioni di euro. «Anche meglio rispetto alle aspettative - sottolinea Ramella Pralungo - visto che precauzionalmente avevamo stimato in circa sette milioni il valore effettivo». Nessun dubbio, invece, sul fatto che le azioni di Atap finiranno sul mercato. «Ce lo impone l’accordo che abbiamo siglato per il salvataggio della Provincia di Biella» dice il presidente.

L’idea che sta prendendo piede in via Sella è quella di seguire quanto fatto per Sace, la società che gestisce l’aeroporto di Cerrione. «Siamo in contatto con la Provincia di Vercelli - svela Ramella Pralungo - per mettere sul mercato la maggioranza delle azioni di Atap. Questo per essere più attrattivi nei confronti di eventuali privati interessati all’acquisto della società che, ricordo, detiene una sorta di monopolio su due ampi territori e sulle due città di maggiori dimensioni». A quel punto l’idea è che anche altre amministrazioni si possano accodare alle due Province, mettendo sul mercato le loro azioni. «Detenere una percentuale bassa della società controllata da un privato - aggiunge ancora il presidente - non credo sia molto conveniente». A chi fa notare che in questo modo si potrebbe perdere il controllo pubblico su Atap, Ramella Pralungo è tranquillo: «No, il piano dei trasporti continuerà ad essere fatto dalla Provincia, dunque non potranno esserci tagli indiscriminati a linee giudicate poco produttive. Sotto questo punto di vista siamo tranquilli».

Per quanto riguarda le altre partecipazioni detenute dalla Provincia, in Sace si sta ragionando sulla cessione ad un privato, mentre per Villaggi d’Europa si è in attesa della firma dell’accordo. Le partecipazioni in Atl e nel Gal Montagne biellesi, secondo le nuove normative, potranno invece essere mantenute.

Enzo Panelli

BIELLA - Entro la fine del 2016 la partecipazione della Provincia di Biella all’interno di Atap sarà totalmente, o almeno in larga parte dismessa. Lo sancisce il piano provinciale delle partecipate che è stato recentemente rivisto dal presidente della Provincia, Emanuele Ramella Pralungo, dopo alcune variazioni alle normative e, soprattutto, dopo la creazione dell’Area Vasta che ridefinisce i compiti amministrativi dell’ente.

Il 36 per cento circa delle quote che la Provincia detiene nella società di trasporti biellese e vercellese, secondo la perizia depositata è di circa 9 milioni di euro. «Anche meglio rispetto alle aspettative - sottolinea Ramella Pralungo - visto che precauzionalmente avevamo stimato in circa sette milioni il valore effettivo». Nessun dubbio, invece, sul fatto che le azioni di Atap finiranno sul mercato. «Ce lo impone l’accordo che abbiamo siglato per il salvataggio della Provincia di Biella» dice il presidente.

L’idea che sta prendendo piede in via Sella è quella di seguire quanto fatto per Sace, la società che gestisce l’aeroporto di Cerrione. «Siamo in contatto con la Provincia di Vercelli - svela Ramella Pralungo - per mettere sul mercato la maggioranza delle azioni di Atap. Questo per essere più attrattivi nei confronti di eventuali privati interessati all’acquisto della società che, ricordo, detiene una sorta di monopolio su due ampi territori e sulle due città di maggiori dimensioni». A quel punto l’idea è che anche altre amministrazioni si possano accodare alle due Province, mettendo sul mercato le loro azioni. «Detenere una percentuale bassa della società controllata da un privato - aggiunge ancora il presidente - non credo sia molto conveniente». A chi fa notare che in questo modo si potrebbe perdere il controllo pubblico su Atap, Ramella Pralungo è tranquillo: «No, il piano dei trasporti continuerà ad essere fatto dalla Provincia, dunque non potranno esserci tagli indiscriminati a linee giudicate poco produttive. Sotto questo punto di vista siamo tranquilli».

Per quanto riguarda le altre partecipazioni detenute dalla Provincia, in Sace si sta ragionando sulla cessione ad un privato, mentre per Villaggi d’Europa si è in attesa della firma dell’accordo. Le partecipazioni in Atl e nel Gal Montagne biellesi, secondo le nuove normative, potranno invece essere mantenute.

Enzo Panelli

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