«Atap Gold? Mai discusso in cda»
BIELLA - «Nell’ultimo quadrimestre non esiste nessun ordine del giorno del consiglio di amministrazione di Atap in cui viene proposta la discussione sulla costituzione di Atap Gold». A sostenerlo è il vicepresidente della società di trasporto pubblico, il vercellese Massimo Simion. Che aggiunge: «Io non ne sapevo nulla di questa iniziativa e ho già dato mandato ai miei legali di tutelarmi». Il giallo sulla nuova società che dovrebbe gestire il servizio di noleggio per conto di Atap, si infittisce. Già nella giornata di giovedì scorso il sindaco di Biella, Marco Cavicchioli, aveva preso una posizione netta. «Simili decisioni non possono essere prese senza essere state prima concordate con i soci. In questo caso non siamo nemmeno stati informati. Ho inviato un documento all'Atap chiedendo di ricevere la documentazione relativa ad Atap Gold e il modo in cui si è giunti a questa decisione. Non entro nel merito della decisione ma è inaccettabile che i soci abbiano saputo del progetto a fatti compiuti e senza che ci sia stata alcuna comunicazione ufficiale dai vertici dell'azienda che, non dimentichiamolo, ha come azionisti gli enti locali e quindi i cittadini. Convocare un'assemblea dei soci, con la massima urgenza, ora è un passo doveroso».
L’imbarazzo sulla vicenda è durato per tutta la giornata. Il presidente della Provincia, Emanuele Ramella Pralungo, in qualità di socio Atap era invece a conoscenza dell’operazione: «Dopo aver ricevuto notizia dell'ipotesi di fondare la nuova società da parte del presidente di Atap ho semplicemente pensato che fosse compito di Atap informare gli altri soci. Se non l’ha fatto non posso che confermare che abbia commesso un errore e pertanto è senz’altro opportuno che si proceda al più presto per porre in discussione l’argomento in un’apposita assemblea, ancorchè lo Statuto dell'azienda non lo preveda espressamente». Sulla nomina di Deborah Mancin nel cda di Atap Gold, aggiunge: «Barbera mi ha richiesto una rosa di nomi da valutare da parte del cda di Atap fra cui ho ritenuto di inserire anche quello di Deborah Mancin, persona professionalmente conosciuta e stimata, che ho reputato idonea al ruolo eventualmente da ricoprire e con la quale non ho in essere alcun rapporto societario o di collaborazione professionale, ma con cui semplicemente condivido alcuni spazi di lavoro».
Le sorprese, però, non finiscono qui. E’ agguerritissimo il presidente della Provincia di Vercelli, Carlo Riva Vercellotti, anche lui all’oscuro di tutto. «L’ho scoperto una settimana fa e quello che pensavo l’ho esternato direttamente al presidente di Atap - sottolinea -. Credo che l’operazione sia deprecabile per due motivi. Il primo è legato all’opportunità, certe decisioni si prendono condividendole con i soci, non di nascosto. Il secondo è quello della Legge di Stabilità, che prevede la revisione delle partecipate e la diminuzione degli emolumenti agli amministratori. Qui si è andati totalmente al contrario». L’amministratore delegato di Atap Gold è Maurizio Barbera, che per l’incarico percepisce un emolumento di 10mila euro annui. «Chiederemo subito un incontro, insieme agli altri soci - conclude Riva Vercellotti - per ricostruire come sono andate le cose. Posso dire sin da subito che faremo una segnalazione alla Corte dei Conti. E quando ci sarà da votare il bilancio di Atap vedremo come comportarci...».
Enzo Panelli
BIELLA - «Nell’ultimo quadrimestre non esiste nessun ordine del giorno del consiglio di amministrazione di Atap in cui viene proposta la discussione sulla costituzione di Atap Gold». A sostenerlo è il vicepresidente della società di trasporto pubblico, il vercellese Massimo Simion. Che aggiunge: «Io non ne sapevo nulla di questa iniziativa e ho già dato mandato ai miei legali di tutelarmi». Il giallo sulla nuova società che dovrebbe gestire il servizio di noleggio per conto di Atap, si infittisce. Già nella giornata di giovedì scorso il sindaco di Biella, Marco Cavicchioli, aveva preso una posizione netta. «Simili decisioni non possono essere prese senza essere state prima concordate con i soci. In questo caso non siamo nemmeno stati informati. Ho inviato un documento all'Atap chiedendo di ricevere la documentazione relativa ad Atap Gold e il modo in cui si è giunti a questa decisione. Non entro nel merito della decisione ma è inaccettabile che i soci abbiano saputo del progetto a fatti compiuti e senza che ci sia stata alcuna comunicazione ufficiale dai vertici dell'azienda che, non dimentichiamolo, ha come azionisti gli enti locali e quindi i cittadini. Convocare un'assemblea dei soci, con la massima urgenza, ora è un passo doveroso».
L’imbarazzo sulla vicenda è durato per tutta la giornata. Il presidente della Provincia, Emanuele Ramella Pralungo, in qualità di socio Atap era invece a conoscenza dell’operazione: «Dopo aver ricevuto notizia dell'ipotesi di fondare la nuova società da parte del presidente di Atap ho semplicemente pensato che fosse compito di Atap informare gli altri soci. Se non l’ha fatto non posso che confermare che abbia commesso un errore e pertanto è senz’altro opportuno che si proceda al più presto per porre in discussione l’argomento in un’apposita assemblea, ancorchè lo Statuto dell'azienda non lo preveda espressamente». Sulla nomina di Deborah Mancin nel cda di Atap Gold, aggiunge: «Barbera mi ha richiesto una rosa di nomi da valutare da parte del cda di Atap fra cui ho ritenuto di inserire anche quello di Deborah Mancin, persona professionalmente conosciuta e stimata, che ho reputato idonea al ruolo eventualmente da ricoprire e con la quale non ho in essere alcun rapporto societario o di collaborazione professionale, ma con cui semplicemente condivido alcuni spazi di lavoro».
Le sorprese, però, non finiscono qui. E’ agguerritissimo il presidente della Provincia di Vercelli, Carlo Riva Vercellotti, anche lui all’oscuro di tutto. «L’ho scoperto una settimana fa e quello che pensavo l’ho esternato direttamente al presidente di Atap - sottolinea -. Credo che l’operazione sia deprecabile per due motivi. Il primo è legato all’opportunità, certe decisioni si prendono condividendole con i soci, non di nascosto. Il secondo è quello della Legge di Stabilità, che prevede la revisione delle partecipate e la diminuzione degli emolumenti agli amministratori. Qui si è andati totalmente al contrario». L’amministratore delegato di Atap Gold è Maurizio Barbera, che per l’incarico percepisce un emolumento di 10mila euro annui. «Chiederemo subito un incontro, insieme agli altri soci - conclude Riva Vercellotti - per ricostruire come sono andate le cose. Posso dire sin da subito che faremo una segnalazione alla Corte dei Conti. E quando ci sarà da votare il bilancio di Atap vedremo come comportarci...».
Enzo Panelli