Assunzioni: la Corte dei conti dice no
COSSATO - Doccia fredda dalla Corte dei Conti al Comune di Cossato che, a marzo, essendosi resa conto dell’impasse sulle assunzioni, aveva chiesto un parere al supremo organo giudiziario. «Da mesi cerchiamo di assumere un’educatrice per l’asilo nido ed un vigile urbano – spiega amareggiato il sindaco Claudio Corradino – ma anche la Corte dei Conti ci ha detto di no. Ci occorreva un’educatrice al posto di quella che era andata in pensione a settembre per poter accogliere più bimbi al nido, ed un vigile (al posto di quello andato in pensione) per garantire una migliore sorveglianza al territorio e turni meno pesanti alla polizia locale, che, al momento, ha appena sette persone in forza. A questo punto, dopo quello dello scuolabus, temiamo di dover esternare, in futuro, anche degli altri servizi». Il Comune, infatti, potrebbe assumere un dipendente ogni cinque pensionamenti, «ma, in realtà - spiega Corradino - noi non possiamo farlo in quanto, con il passaggio alla fatturazione diretta da parte di Seab della tariffa puntuale dei rifiuti, che vale 2 milioni di euro, il pareggio del bilancio comunale è sceso. Noi abbiamo spiegato alla Corte dei Conti che, di fatto, nulla era cambiato perché, negli scorsi anni, i 2 milioni di euro destinati alla Seab erano soltanto una partita di giro, che il Comune non ha costituito una società nuova ad hoc per la raccolta rifiuti, in quanto Seab esisteva già». «Anche se il nostro Comune è virtuoso, e in questi ultimi anni non solo non ha contratto nuovi mutui ma ne ha anche estinti altri, la Corte ha dato parere negativo - continua il sindaco - pur chiarendo che “questa normativa può dare luogo ad effetti iniqui verso enti che hanno ridotto la spesa”». Toccherà quindi al governo correggere la normativa e, all’ultimo consiglio nazionale dell’Anci, i sindaci l’hanno fatto presente al presidente Piero Fassino.
Franco Graziola
COSSATO - Doccia fredda dalla Corte dei Conti al Comune di Cossato che, a marzo, essendosi resa conto dell’impasse sulle assunzioni, aveva chiesto un parere al supremo organo giudiziario. «Da mesi cerchiamo di assumere un’educatrice per l’asilo nido ed un vigile urbano – spiega amareggiato il sindaco Claudio Corradino – ma anche la Corte dei Conti ci ha detto di no. Ci occorreva un’educatrice al posto di quella che era andata in pensione a settembre per poter accogliere più bimbi al nido, ed un vigile (al posto di quello andato in pensione) per garantire una migliore sorveglianza al territorio e turni meno pesanti alla polizia locale, che, al momento, ha appena sette persone in forza. A questo punto, dopo quello dello scuolabus, temiamo di dover esternare, in futuro, anche degli altri servizi». Il Comune, infatti, potrebbe assumere un dipendente ogni cinque pensionamenti, «ma, in realtà - spiega Corradino - noi non possiamo farlo in quanto, con il passaggio alla fatturazione diretta da parte di Seab della tariffa puntuale dei rifiuti, che vale 2 milioni di euro, il pareggio del bilancio comunale è sceso. Noi abbiamo spiegato alla Corte dei Conti che, di fatto, nulla era cambiato perché, negli scorsi anni, i 2 milioni di euro destinati alla Seab erano soltanto una partita di giro, che il Comune non ha costituito una società nuova ad hoc per la raccolta rifiuti, in quanto Seab esisteva già». «Anche se il nostro Comune è virtuoso, e in questi ultimi anni non solo non ha contratto nuovi mutui ma ne ha anche estinti altri, la Corte ha dato parere negativo - continua il sindaco - pur chiarendo che “questa normativa può dare luogo ad effetti iniqui verso enti che hanno ridotto la spesa”». Toccherà quindi al governo correggere la normativa e, all’ultimo consiglio nazionale dell’Anci, i sindaci l’hanno fatto presente al presidente Piero Fassino.
Franco Graziola