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Asl, sciopero generale. Garantite solo le urgenze. Tutti i dettagli

Per tutta la giornata di venerdì 29 gennaio saranno garantite solo le prestazioni urgenti.

Asl, sciopero generale. Garantite solo le urgenze. Tutti i dettagli
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Asl, sciopero generale. Per tutta la giornata di venerdì 29 gennaio saranno garantite solo le prestazioni urgenti.

Asl, sciopero generale

Una intera giornata di sciopero generale, durante la quale saranno garantite solo le prestazioni urgenti. Lo hanno proclamato le Associazioni Sindacali S.I. COBAS – Sindacato Intercategoriale COBAS – e SLAI COBAS per il Sindacato di Classe. Si tratta di  uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie e settori lavorativi pubblici, privati e cooperativi che riguarderà tutte le lavoratrici ed i lavoratori a tempo indeterminato, a tempo determinato, con contratti precari o atipici

Solo prestazioni urgenti                                  

"Si rende noto, pertanto - si legge in una comunicazione istituzionale di Asl Bi -  che in tale giornata potrebbero non essere garantite, presso l’ASL BI di Biella, le prestazioni che non rivestono carattere di urgenza”.

Il comunicato sindacale

Pubblichiamo il comunicato sindacale di S.I. COBAS

"La pandemia non allenta la sua morsa, cosi come non allenta la pressione delle direzioni sui carichi di lavoro.

Dopo gli annunci sul potenziamento della sanità pubblica che così poco ha tutelato vite e salute, restano solo gli annunci.

Il divario tra realtà vissuta nelle corsie e realtà narrata sui media è sempre più evidente.

Mentre la pubblicistica narra di improbabili primati italici nella gestione della pandemia: “vacciniamo più di tutti in Europa”, noi siamo nel tunnel “covid-19” e non vediamo la luce.

Si continua a parlare di miliardi, ma le promesse da monopoli restano solo promesse.

Le nostre condizioni di lavoro non migliorano.

Peggiorano.

Sono passati più di dieci mesi dall’esordio della pandemia. Non sono mancati: applausi, riconoscimenti, inni e canzoni.

Siamo stati definiti eroi e poi angeli e poi all’improvviso siamo diventati diavoli perché si è posta la questione del rinnovo del contratto scaduto da lungo tempo.

Abbiamo osato denunciare la carenza di personale.

Abbiamo posto il problema della sicurezza per poter meglio dispensare sicurezza nelle cure.

Ci hanno concesso di parlare.

Ma.

Alla sola idea di sciopero si è scatenata la canea contro di noi.

Chi si aspettava riconoscimento sociale per i sacrifici patiti, ha dovuto accontentarsi solo di slanci e carezze platoniche.

Da questi non dobbiamo aspettarci nulla.

Per questi siamo sacrificabili!

Siamo acclamati ed osannati solo se accettiamo il ruolo di eroi che cadono senza far rumore!

I confederali hanno boicottato lo sciopero del P.I. del 9 dicembre da loro proclamato.

Non hanno osato andare oltre a dei presidi.

Uno sciopero virtuale, non reale, per ricordare a se stessi di esistere e piatire una loro interlocuzione con il padronato pubblico che è solo una variante del padronato generale.

Il recupero salariale.

La stabilizzazione dei precari.

Lo scorrimento delle graduatorie dei concorsi.

Le assunzioni straordinarie e a tempo indeterminato.

La messa a punto di norme stringenti per la sicurezza degli operatori e dei
pazienti.

La necessità di abbattere l’orario di lavoro: non sono obbiettivi a cui possiamo rinunciare.

Se le altre OOSS si sono ritirate ed hanno abbandonato la contesa, i lavoratori non possono abbandonare perché il campo di battaglia si identifica con il campo di lavoro di tutti i giorni e di tutte le notti.

In questa rappresentazione ci vogliono eterei, impalpabili e spirituali.

Ma siamo semplicemente lavoratori, uomini, donne, madri, mariti e abbiamo sogni e bisogni.

Abbiamo bisogni da soddisfare per poter sognare un futuro per noi e i nostri figli.

Siamo lavoratori, lavoratori che vivono di lavoro salario che è la fonte della nostra esistenza.

Abbiamo capito che solo la lotta può garantirci dignità e riconoscimento economico e sociale.

Voi non potete concederci nulla perché il vostro mondo e i vostri interessi non sono il nostro mondo e i nostri interessi.

Riprendiamoci dignità, rialziamo la testa, lottiamo!

Il 29 gennaio

Assieme ai lavoratori degli altri settori entreremo in sciopero per riprenderci quello che i padroni vogliono toglierci utilizzando anche la pandemia per degradare la nostra esistenza.

Il 30 gennaio

Lavoratori della sanità pubblica e privata, disoccupati, precari, sottopagati e lavoratori discontinui, partecipiamo alla manifestazione contro il governo, che è la sintesi di tutti gli interessi opposti ai nostri!"

S.I. Cobas Sanità

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