Arrestato il rapinatore salumiere
Assalto a un camper del bandito-salumiere Oropa: messo in fuga e arrestato dai carabinieri sospettato anche del colpo all'Ufficio postale |
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ALTRI PARTICOLARI SU ECO DI LUNEDI' 6 LUGLIO |
Assalto a un camper |
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Ha cercato di rapinare del camperisti che stavano riposando nell’apposita area nei pressi del piazzale delle funivie di Oropa, dietro alla chiesa nuova. Ieri a mezzanotte è entrato in un camper con il volto coperto da passamontagna e con in mano una pistola. «Dammi tutti i soldi che hai e non fare scherzi...», ha intimato al proprietario di un camper che in quel momento stava dormendo e che, pur se spaventato, ha avuto il fegato di reagire: ha afferrato un bastone, lo ha puntato verso lo sconosciuto e, nel frattempo, si è messo a gridare a squarciagola per attirare l’attenzione degli altri camperisti. Colto alla sprovvista dall’inattesa reazione della potenziale vittima, il bandito ha preferito svignarsela. E’ stato però rintracciato e arrestato dai carabinieri (nella foto la pistola e il passamontagna utilizzati) lungo la strada del Tracciolino che porta verso la Bossola. Il rapinatore ha abbandonato il suo fuoristrada Nissan Terrano e ha cercato di scappare a piedi, ma è stato bloccato e arrestato. Si tratta di un salumiere di Favaro (la frazione di Biella che sorge tra la città e il santuario di Oropa), Pier Antonio Coda Zabetta, 47 anni, già noto alle forze dell’ordine. I carabinieri non escludono che il biellese possa c’entrare in qualche modo anche con la rapina all’Ufficio postale di Oropa avvenuta il 16 giugno scorso quando tre rapinatori armati erano riusciti a far perdere le loro tracce dopo aver minacciato la cassiera ed essersi fatti consegnare circa tremila euro in contanti. Le indagini sono in corso e dagli investigatori non viene aggiunto altro. Si presume che il biellese non abbia patecipato direttamente al colpo in Posta, ma che abbia in seguito aiutato i rapinatori a trovare una via di fuga, magari lungo una delle tante strade sterrate che si biforcano dal Tracciolino e raggiungono i territori di Sordevolo e di Pollone. I due militari che hanno effettuato l’arresto hanno dovuto far ricorso alle cure del medici del Pronto soccorso: sia il maresciallo Piccirillo, comandante a Netro, che il carabiniere che si trovava con lui, sono stati medicati per varie contusioni e giudicati entrambi guaribili in dieci giorni. Si sta inoltre indagando su altri episodi criminali del passato nei quali l’arrestato potrebbe aver in qualche modo partecipato. Nelle prossime ore Pier Antonio Coda Zabetta dovrebbe essere messo a confronto sia con la cassiera delle Poste di Oropa che con il camperista che se l’è trovato davanti ieri notte. Prove evidenti del suo coinvolgimento nel tentativo di rapina al camperista, sono il passamontagna e la pistola che i carabinieri hanno ritrovato sulla Nissan Terrano. L’arma è una scacciacani senza il tappo rosso, ma è anche una fedele riproduzione della pistola in dotazione alle forze dell’ordine. 2 luglio 2009
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