Anziani a lezione di computer dai giovani

Anziani a lezione di computer dai giovani
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Un negozio preso d’assalto. Il crescente numero di partecipanti. Diverse richieste di adesione scartate, per mancanza di posti disponibili. E un entusiasmo crescente per lui, la diavoleria che chiamano computer, vero responsabile di quello che tutti, nella zona, considerano un successo.

Successo che ha un nome, “Pony dell’informatica”, l’iniziativa promossa dall’Auser Volontariato Valle Strona in collaborazione con l’Auser provinciale di Biella, che cura il più ampio progetto di respiro regionale “Pony della Solidarietà”, sostenuto dalla Compagnia San Paolo di Torino. Un anno e mezzo fa il primo corso di informatica, a cui ne è seguito un secondo, lo scorso autunno, e ora l’avvio del terzo, apertosi martedì 27 gennaio che ha per protagonisti i “vecchi” soci Auser. L’iniziativa mira, infatti, a coinvolgere gli studenti in un’attività di volontariato, che li porti ad affiancare gli anziani e a far acquisire loro dimestichezza con le nuove tecnologie. «Le occasioni che avvicinano i ragazzi agli anziani, nell’ambito “Pony della Solidarietà”, sono molte: domicilio, centro diurno, casa di riposo», spiega Alice Ronchi, responsabile del progetto regionale per Auser Biella. «Questo corso pilota di alfabetizzazione informatica è, però, specifico e al momento attivato all’Istituto superiore del Cossatese e Valle Strona, nel laboratorio della sede di Valle Mosso». Lì, il martedì dalle 14 alle 16 e per una decina di incontri, si svolgeranno le nuove lezioni tenute gratuitamente dalla professoressa Elda Brera Molinaro, affiancata dai suoi studenti. «Gli iscritti non vedevano l’ora di iniziare. Tra questi, ci sono io», scherza il presidente dell’Auser Valle Strona, Pierino Crepaldi:  «Molti altri chiedono di continuare la loro avventura informatica e vorremmo poter aprire il corso anche a chi non è socio Auser». E perché no, ipotizza Alice Ronchi, non solo a Valle Mosso.  Da quando il progetto è stato inaugurato gli anziani dell’Auser che si sono cimentati al pc sono stati 60. Quanto ai ragazzi che hanno fatto affiancamento sono 27 in tutto (15 per questo terzo corso) e frequentano dalla seconda alla classe quinta. «Il corso è cominciato con più allievi che tutor», ricorda la professoressa Brera Molinaro. «Oggi il rapporto è, invece, quasi di uno a uno. Durante le lezioni i signori imparano cose nuove, ripassano alcune nozioni e i più esperti chiedono informazioni su interessi specifici, da Excel al procedimento per scaricare delle immagini. Un bel successo». Tanto che, ammette Crepaldi, il computer non fa più paura. Anzi, arriva a unire le generazioni. 

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