"Antenna contro il regolamento"

"Antenna contro il regolamento"
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E’ sempre in primo piano il problema dell’antenna per cellulari che è stata installata poco lontano dalle scuole elementari di frazione Ronco. Se n’è discusso, alla presenza di alcune famiglie del luogo, lunedì sera, in consiglio comunale, grazie ad una mozione presentata dal capogruppo del Pd Sergio Pelosi. Nel documento, si rileva che non sono state osservate le prescrizioni contenute nel regolamento comunale che era stato approvato il 30 gennaio 2009, che, fra l’altro, specifica che i ripetitori «non devono essere collocati vicino alle scuole ed ai corsi d’acqua per la tutela della salute dei cittadini e che  è  mancata la preventiva informazione alla popolazione con la pubblicità dei necessari monitoraggi Arpa, in ordine alle emissioni elettomagnetiche.

In questo caso, non è stata osservata alcuna prescrizione e non si nemmeno tenuto conto dell’impatto paesaggistico, ma la colpa è della politica, non dei tecnici. Il regolamento era stato fatto per impedire il ripetersi di altre analoghe situazioni. Se ne doveva parlare, prima, in giunta e in consiglio. Così è stata violata l’etica. I sistemi per arrivare ad una soluzione diversa c’erano». E’ seguito un fragoroso applauso dei cittadini di Ronco.

La promessa. «Metteremo mano a questo regolamento per aggiornarlo per fare in modo che, in futuro, i gestori contattino il Comune prima di installare una nuova antenna» ha assicurato il presidente del consiglio comunale Franco Botta (Pdl). «Il regolamento, però, - ha affermato il sindaco -  non può essere retrattivo».

Approvazione. Alla fine, all’unanimità, il consiglio ha approvato una mozione, con la quale «si impegna il sindaco a verificare, con la massima sollecitudine ed il massimo rigore, che gli adempimenti del procedimento autorizzativo siano stati tutti eseguiti; a fornire alla popolazione ogni possibile informazione in ordine alla legittimità dell’installazione dell’impianto ed il monitoraggio delle emissioni ed a porre in essere tutte le misure di salvaguardia per la tutela della salute dei cittadini».

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