Ambiente, il Biellese è in salute
Qual è lo stato di salute dell’ambiente in Piemonte? Lo si può scoprire consultando ilportale relazione.ambiente.piemonte.gov.it: è la novità presentata ieri a Palazzo Lascaris, sede del Consiglio regionale.
Un nuovo strumento, ideato e attuato nella logica di garantire sempre più la trasparenza, disegna lo stato dell’ambiente in Regione attraverso dati, tabelle, grafici, commenti, mappe, scenari e politiche. Il cambiamento del nostro territorio negli ultimi dieci anni. È possibile scegliere il proprio percorso navigando linearmente attraverso le tre grandi tematiche aria, acqua e territorio e poi scendere ai livelli successivi per un ulteriore approfondimento. Oltre 150 indicatori presi in esame attraverso i quali navigare liberamente seguendo i propri interessi. E, dallo studio generale, il Biellese appare in salute.
«Sono 150 indicatori, 200 grafici dinamici, 80 mappe interattive basandosi su uno storico di 15 anni di dati. In pratica la fotografia dello stato del Piemonte a dicembre 2013, per la maggior parte dei dati, e per il primo semestre 2014 dove già disponibili. È importante per conoscere, per sapere, per intraprendere dall’esperienza tutte le misure di prevenzione che servono per migliorare l’ambiente in cui viviamo». ha sottolineato durante la presentazione il direttore generale di Arpa Piemonte Angelo Ribotto.
Clima. Il cambiamento climatico e il riscaldamento globale trovano conferma anche in Piemonte. Il 2013 è stato l’anno più caldo rispetto alla media di riferimento (anni 1971-2000). L’anomalia positiva di temperatura è stata di circa +0,6°C, con il mese di dicembre da record, dove soprattutto le temperature diurne sono state mediamente quasi 2,5°C al di sopra della norma. Il Biellese non è stato da meno, confermando il trend regionale.
Aria. Analogamente a quanto succede in tutto il bacino padano, rimangono situazioni problematiche a scala regionale per quanto riguarda il Pm10 e l’ozono, mentre sono più localizzati in prossimità dei grandi centri urbani i casi di superamento del valore limite annuale per il biossido di azoto, in particolare nelle stazioni da traffico. Sul lungo periodo è stato osservato un miglioramento della qualità dell’aria, nonostante le oscillazioni legate ai fattori meteorologici.
Nel Biellese i controlli si sono assestati nel 2013 rispettando gli obiettivi. Fra le principali segnalazioni che vengono riferiti all’autorità si trovano, secondo il rapporto, i cattivi odori (molestie olfattive).
Acqua. Per i corpi idrici piemontesi, dall’analisi dei risultati del monitoraggio dell’anno 2013 si può evidenziare come il 96% dei corpi idrici rientri nella classe buono per lo stato chimico e il 54% per lo stato ecologico e circa il 5% sia migliorata a buono rispetto alla prima classificazione ufficiale 2009-2011. Per quanto riguarda le acque di balneazione (in Porvincia la più ampia nel Biellese è il lago di Viverone) si è già raggiunto l’obiettivo di qualità che prevede per la fine della stagione balneabile 2015 la classe di qualità Sufficiente. Infatti alla fine della stagione balneabile del 2014 le acque di balneazione si sono classificate per il 6% nella classe Sufficiente, per 11% in quella Buono e per l’83% nella classe Eccellente.
Territorio. Analizzando i dati storici del periodo 1850-2000, la regione è statisticamente colpita in settori diversi da eventi alluvionali con ricorrenze medie di un evento ogni 18 mesi circa. Nel corso del 2013 la rete sismica regionale ha rilevato 1.824 sismi di magnitudo locale maggiore o uguale a 1. Per quanto concerne il rumore, i dati aggiornati ad aprile 2014 evidenziano che l’82% circa dei comuni ha approvato in via definitiva il Piano di classificazione acustica. Nel Biellese non si rivelano peggioramenti.