Altro arresto per la maxi rapina

Pubblicato:
Aggiornato:
Un altro arresto per la maxi rapina
Dopo il magazziniere, in cella napoletano
(12 dic 2008) Mentre entrava in carcere a Biella il tredicesimo arrestato della maxi rapina del 31 agosto scorso nella sede del deposito All System di Vigliano (ex Mondialpol), Renzo Parpinel, 62 anni, di Novate Milanese, che ha “affittato” il proprio capannone di Bollate alla banda per il cambio dei furgoni e per consentire la divisione di parte del bottino di 21 milioni di euro, a Napoli gli agenti della Squadra mobile di Biella, coordinati dal commissario Maria Assunta Ghizzoni (nella foto), eseguivano l’arresto di Costantino Magrelli, di Castello della Cisterna.  

 

Maxi rapina: 14° arresto
In cella un napoletano dopo il fermo di ieri del magazziniere di Bollate

 
 


(12 dic 2008) Mentre entrava in carcere a Biella il tredicesimo arrestato della maxi rapina del 31 agosto scorso nella sede del deposito All System di Vigliano (ex Mondialpol), Renzo Parpinel, 62 anni, di Novate Milanese, che ha “affittato” il proprio capannone di Bollate alla banda per il cambio dei furgoni e per consentire la divisione di parte del bottino di 21 milioni di euro, a Napoli gli agenti della Squadra mobile di Biella, coordinati dal commissario Maria Assunta Ghizzoni (nella foto), eseguivano l’arresto di Costantino Magrelli, di Castello della Cisterna. Anche lui è stato colpito da ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari di Biella, Ruggero Mauro Crupi. Il ruolo dell’ultimo arrestato (il quattordicesimo) nell’ambito della rapina milionaria, non è ancora noto. La conferenza stampa della polizia per spiegare i termini dell’ultimo arresto,  è stata fissata per domani in tarda mattinata. Magrelli è stato portato nel carcere di Ivrea a disposizione del magistrato. Pare che il suo nome sia uscito nel corso di uno dei tanti interrogatori ai coniugi cossatesi Salvatore Bartilomo e Anna Liccardi, i presunti basisti che hanno fornito alla banda appoggio logistico e che - secondo gli inquirenti - avrebbero ricevuto per il loro aiuto circa 700 mila euro. «Non è vero, ci hanno dato diecimila euro e 500 euro ogni volta che venivano nel Biellese...», ha continuato a ribadire Bartilomo. Ad incastrarlo, però, vi sarebbe una nitida intercettazione ambientale di un colloquio tra l’ex guardia giurata e la sua presunta amante, nel corso della quale lui si vanterebbe d’aver ricevuto, appunto, 700 mila euro e di non sapere dove nasconderli.

Valter Caneparo

12 dicembre 2008

 
                

 

Seguici sui nostri canali